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Pozzallo, sbarco di migranti dalla "Asso Trenta": fermato un presunto scafista

La polizia, dopo l’arrivo ieri mattina a Pozzallo della nave «Asso Trenta» che aveva salvato 151 migranti di fronte alla Libia, ha fermato un presunto scafista egiziano di 31 anni. Domenica mattina, dopo l’arrivo della nave, i migranti sono stati portati nell’hotspot di Pozzallo e gli investigatori hanno inizio le indagini. Sono state raccolte le dichiarazioni dei passeggeri che non hanno avuto alcun dubbio rispetto alla condotta dello scafista che fino a prima della partenza dialogava con i libici.

In questo caso lo scafista ha diretto il gommone verso le piattaforme petrolifere antistanti la Libia ed è rimasto in attesa dei soccorsi che gli stessi operai hanno prestato considerato che il gommone era in scarse condizioni di galleggiabilità. I testimoni hanno raccontato di aver pagato circa 1.100 euro cadauno.

Gli uomini della squadra mobile di Ragusa hanno individuato anche un marocchino di 30 anni che in passato era già stato in Italia commettendo diversi reati. Considerato che deve espiare 5 anni e 6 mesi di pena, gli uomini della Squadra Mobile hanno chiesto il provvedimento di cattura ai carabinieri di Modena che hanno immediatamente prestato la loro collaborazione e subito dopo i poliziotti di Ragusa hanno condotto l’uomo in carcere dove dovrà espiare la pena.

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