Sfruttavano 5 operai di origini centro africane richiedenti asilo, facendoli lavorare in un'azienda florovivaistica, senza alcun contratto per 10 ore al giorno e pagati tre euro l'ora, 30 euro per l'intera giornata.
I lavoratori erano sbarcati a Pozzallo alcuni anni fa. La polizia ha denunciato i titolari, un uomo di Vittoria e una rumena, per sfruttamento della manodopera. Gli operai venivano prelevati alle cinque del mattino davanti ad un centro per richiedenti asilo di Vittoria per poi riaccompagnarli a fine giornata. Un extracomunitario dormiva all’interno di un alloggio fatiscente, con carenze igienico sanitarie.
I controlli sono stati effettuati, come sempre, dalla Polizia di Stato insieme al personale dell’ASP (Spresal e Siav), dell’Ispettorato del Lavoro e quando necessario della Polizia Locale competente per territorio per gli abusi edilizi.
Dal racconto degli operai è emerso che tra i due titolari dell'azienda, era la donna la più temuta che ripeteva continuamente ai migranti “se non vi sta bene così potete andare via perché ne troviamo quanti ne vogliamo come voi”.
Nell'azienda non i era nessun dispositivo di protezione individuale adottato. Lo Spresal ha constatato diverse criticità che sono state tutte sanzionate.
Il Siav ha riscontrato in questo caso che le abitazioni non avevano i requisiti di minimi per ottenere l’idoneità alloggiativa e la Polizia Municipale di Vittoria ha verificato l’irregolarità rispetto alla possibilità di destinare gli immobili a civili abitazioni.
I titolari, al termine di tutti i controlli, sono stati denunciati per sfruttamento della manodopera.
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