Bambini forzati a mangiare, schiaffeggiati, rimproverati, sottoposti a violenze psico-fisiche dalla maestra di un asilo nido, una ragusana di 56 anni, arrestata per maltrattamenti aggravati perchè commessi nei confronti di minori. È quanto scoperto nel corso delle indagini dei carabinieri di Ragusa. Le indagini sono ancora in corso.
Sette gli episodi più gravi contestati che hanno portato il gip Andrea Reale a emettere il provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
«Voglio bene ai miei bambini, avete visto male», avrebbe detto la donna ai militari dell’Arma che questa mattina hanno notificato il provvedimento alla donna, secondo quanto riferito dal capitano comandante della Compagnia dei Carabinieri di Ragusa, Elisabetta Spoti.
L’attività è partita dalla denuncia di una madre che si è presentata davanti ai carabinieri di Ragusa Ibla. Ha detto che la sua bambina di due anni che frequenta un asilo nido, ha parlato della «maestra cattiva» e riferito di comportamenti e atteggiamenti strani di sua figlia che ogni tanto non vuole andare a scuola. Aveva sentito altre lamentele, ma nessuno aveva avuto coraggio di esporsi.
La stazione di Ragusa Ibla ha iniziato con intercettazioni audio e video richieste dal magistrato incaricato, Francesco Riccio, con cui sono stati raccolti elementi a sufficienza per richiedere una misura nei confronti di una sola delle maestre.
Indagini ancora in corso, conferma il pm Riccio: «La polizia giudiziaria ha lavorato in tempi rapidissimi svolgendo un ottimo lavoro. Una attività svolta, complicata per luogo e tempi in cui si è operato. Bambini molto piccoli. I tempi serrati dell’attività ci hanno permesso di continuare a lavorare e porre un freno alle condotte accertate. Si tratta di una scuola di primissima infanzia e questa provincia, evidentemente non è immune da questi episodi. La procura di Ragusa è sensibile a queste istanze soprattutto perchè provengono da soggetti debolissimi. Attualmente per autorità giudiziaria, la donna è stata posta ai domiciliari».
Un altro caso di maltrattamenti nei confronti di piccoli alunni, quindi, dopo quello dei giorni scorsi scoperto a Termini Imerese, dove una maestra di 50 anni di una scuola primaria è stata sospesa dall’esercizio della professione per 9 mesi.
L’insegnante è accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini di età compresa tra i 6 e 8 anni.
Il mese scorso un terzo caso era emerso a Nicosia, dove una maestra di 60 anni è stata sospesa dall'insegnamento per due mesi.
Le indagini dei carabinieri erano partite dalle denunce di alcuni genitori che hanno raccontato il disagio dei loro figli che si rifiutavano di andare a scuola nelle ore in cui c’era quella maestra. Alcune telecamere nascoste, installate appositamente dai carabinieri, hanno poi registrato le violenze.
In diverse occasioni la maestra avrebbe afferrato i bimbi con violenza per le braccia o per il capo per poi trascinarli di peso sulle sedie. In alcuni casi, li avrebbe persino scaraventati per terra o contro i banchi.
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