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Comiso, "L'imputato è morto": non luogo a procedere

Tentata estorsione in concorso ai danni di un commerciante di Comiso, messa in atto nel 2015. Il Tribunale collegiale di Ragusa (presidente Vincenzo Panebianco, a latere Maria Rabini ed Elio Manenti), in linea con le richieste del pubblico ministero, Santo Fornasier, ha assolto con formula piena i pluripregiudicati Salvatore Servo difeso dall'avvocato Maurizio Catalano e Giovanni Vittoria, rappresentato dall'avvocato Biagio Giudice.

Non luogo a procedere “per morte del reo” per Mario Campailla deceduto in un incidente stradale autonomo il 17 aprile scorso. Quest'ultimo anch'egli pluripregiudicato era stato indicato dalla Direzione nazionale antimafia, come esponente di spicco della riorganizzazione della Stidda a Comiso, nel Ragusano. Era difeso dall'avvocato Enrico Cultrone.

È stato lo stesso pubblico ministero, Fornasier a richiedere l'assoluzione degli imputati e il non doversi procedere per sopraggiunta morte del reo, per Campailla. Le difese nel corso delle loro arringhe hanno sottolineato alcune lacune d'indagine e l'infondatezza dell'accusa chiedendo anche per loro parte l'assoluzione per i loro assistiti.

Dopo la camera di consiglio il Tribunale ha sentenziato l'assoluzione con formula piena sia per Salvatore Servo sia per Giovanni Vittoria dichiarando appunto il non luogo a procedere per la “morte del reo” nei confronti di Mario Campailla. Il termine per il deposito della sentenza è stato fissato in 30 giorni.

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