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Omicidio Pazienza a Modica, niente cella per gli accusati

Niente carcere per i due minorenni accusati di omicidio preterintenzionale per la morte del modicano Angelo Partenza.

Il Tribunale dei minori di Catania ha disposto la messa alla prova con i Servizi sociali per 30 mesi per i due ragazzi (difesi dagli avvocati Francesco Biazzo del Foro di Ragusa e Gianluca Ballo del Foro di Bologna), che all'epoca dei fatti avevano 15 e 16 anni. L'anziano fu trovato senza vita il 3 febbraio 2017 dalla sorella.

Secondo l'accusa il suo decesso sarebbe conseguenza dell'aggressione che l'anziano aveva subito qualche giorno prima. A conclusione delle indagini preliminari, il Pubblico ministero minorile titolare del procedimento penale, Silvia Vassallo, aveva chiesto il rinvio a giudizio. Ma all'udienza preliminare i loro avvocati hanno chiesto prima il rito abbreviato e quindi hanno rilanciato con la richiesta dell'istituto della messa alla prova.

Ieri l'accoglimento da parte del Tribunale. Entrambi dovranno sostenere un periodo di prova della durata di trenta mesi: il più giovane dovrà frequentare anche un corso professionale e svolgere attività lavorativa, e poi tutti e due dovranno svolgere attività "ricreative", come recita l'ordinanza, e di volontariato presso un'associazione di Modica, nonché sottoporsi a periodici incontri clinici con degli psicologi assieme ai genitori. Gli assistenti sociali hanno dato la disponibilità per iniziare il percorso da settembre, ma nei mesi da maggio ad agosto dovranno comunque "attenzionarli" e impegnarli in attività simili.

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