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Un serpentone lungo circa sette chilometri, la marcia lenta che ha collegato i due luoghi della protesta per chiedere al Governo centrale il rispetto del territorio di Ragusa, lo sblocco della realizzazione del raddoppio della statale 514, la Ragusa-Catania.
C'erano i rappresentanti istituzionali dei comuni di Ragusa, Comiso, Santa Croce, Giarratana, Monterosso e Scicli. Cgil, Cisl e Uil, Cna, Confcommercio, Confagricoltura, Ance, Confindustria, il Comitato per il raddoppio, Articolo 1, i deputati iblei Giorgio Assenza (Diventerà bellissima), Nello Dipasquale (Pd) e Orazio Ragusa (Forza Italia), con i loro partiti.
«Abbiamo dato mandato a un legale di difendere la nostra comunità», ha detto il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì in apertura di manifestazione, perché «Isolata da ferrovie e strade. Questo pezzo di Italia merita rispetto».
L’articolo nell’edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia
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