Finge di essere un soldato americano e riesce a truffare una donna a Modica spillandole oltre 3.600 euro. La polizia denuncia sei persone che operavano in tutta Italia ed all’estero e che hanno raggirato diverse persone attraverso la rete, diffondendo false inserzioni di vendita.
Negli ultimi questi giorni a Modica è stata messa a segno la cosiddetta “truffa del militare americano” che ha ormai fatto il giro del mondo mietendo vittime ovunque. In genere persone di etnia nigeriana conquistano la fiducia delle vittima, anche attraverso foto in divisa. Purtroppo la rete criminale ha complici in moltissimi paesi ed indagini di polizia giudiziaria, per la stessa truffa, sono state condotte anche negli Usa (Nigerian Internet Romance Scam).
Anche una donna di 55 anni di Modica è stata raggirata attraverso Facebook. La vittima ha postato alcune sue foto ed alcuni dati personali. Qualche mese fa la cinquantacinquenne era stata contattata da un militare americano di stanza in Afghanistan, vedovo con figli. Il truffatore è riuscito a intenerire la donna e con varie scuse ha iniziato a chiederle del denaro col pretesto che lui, essendo all’estero in missione, non poteva disporne. Ne è nata una relazione “virtuale” tra i due ed il “soldato americano”, ha messo in contatto la donna con i suoi figli. La donna ha creduto che i "figli" si sarebbero affezionati a lei, avendo perso la madre.
La signora ha sborsato una prima considerevole somma di 1.600 euro su un conto corrente tedesco intestato ad un nigeriano, necessario per far curare i denti alla figlia del finto militare, il quale poco tempo dopo ha inventato una gita scolastica a Los Angeles della figlia, chiedendo inizialmente 6.000 euro, che si sono ridotti a 2.000 euro. In questo caso il versamento è avvenuto su un conto corrente spagnolo intestato ad una donna, presumibilmente di etnia nigeriana.
Due donne avrebbero finto di esse la figlia del militare e la sua fidata babysitter e hanno fornito l'Iban su cui effettuare il bonifico utile per pagare la gita scolastica.
La bambina ha mandato alcune sue foto alla donna per ringraziarla dell’esito felice della gita scolastica. Ma la vittima della truffa si è insospettita perché ha pubblicato su Google le foto che l'hanno rimandata ad altro sito web. In questo modo ha scoperto la vera identità dei suoi truffatori che erano già denunciati per furti di identità e relativi profili di due notissimi social network.
La vittima ha scoperto la vera identità della persona a cui erano state rubate le foto. Si tratta di un vero militare americano di origini coreane.
Nonostante ciò il truffatore ha continuato ad inviare messaggi alla sua vittima chiedendo di fornire l’intero importo della gita scolastica, fornendo anche Iban di conti correnti italiani riferiti, fittiziamente, come intestati a personale della scuola. Ma a questo punto la vittima ha sporto denuncia alla polizia.
Nel corso delle complicate indagini che hanno inevitabilmente portato all’estero gli agenti di polizia di Modica hanno denunciato due persone: un nigeriano emigrato in Germania ed una donna residente in Spagna, ancora da identificare compiutamente. Sono in corso altre indagini per identificare tutti i truffatori.
Nel corso degli ultimi mesi, altre attività condotte dal commissariato di Modica, hanno portato ad ulteriori quattro denunce penali.
È stato deferito all’autorità giudiziaria un messinese B.A. di 47 anni, che ha messo a segno diverse truffe e in diverse parti d’Italia. Il quarantasettenne si è spacciato per un demolitore e si è fatto inviare un vaglia postale, genere veloce, dell’importo di 85 euro, per un faro anteriore di un’auto straniera. Si è fatto inviare tramite whatsapp la ricevuta del versamento ed è sparito.
In un’altro caso la vittima, interessata all’acquisto di una Panda modello 4x4 pubblicizzata su un noto sito di vendita, a conclusione di trattative con una signora, che affermava di essere la proprietaria del mezzo. La vittima ha versato 1.900 euro comprensivi di passaggio di proprietà e spedizione in loco. Il versamento è stato effettuato su ricarica postepay ed inviata ricevuta di quanto effettuato. Ma la venditrice si è resa irreperibile. La responsabile della truffa è stata identificata dagli agenti del commissariato di Modica. Si tratta di una cinquantenne C. P. originaria della provincia di Napoli ma residente a Foggia, e segnalata alla competente autorità giudiziaria.
In un altro episodio, la vendita di un biglietto per l’accesso ad un concerto reclamizzato su Facebook ha truffato un un modicano vendendo il biglietto che è stato acquistato tramite ricarica su carta Paypal, aggiungendo la richiesta, su suggerimento dell’autore della truffa, della dicitura “versamento ad amici”. In questo modo non era più possibile revocare l’accredito effettuato.
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