Sbarco a Pozzallo, i migranti superstiti raccontano il naufragio: 70 dispersi, morta anche mamma con neonata
Ci sono anche una donna incinta e una giovane mamma con la sua neonata tra le oltre 70 vittime del naufragio del gommone avvenuto la settimana scorsa al largo della Libia i cui superstiti sono stati recuperati da Nave Trenton della Marina Militare Usa. Lo rivela Lucilla Garufi di InterSos, che viaggia a bordo di Nave Diciotti della Guardia costiera italiana, sbarcata nella notte a Pozzallo con 509 migranti, nell’ambito del progetto Unicef della ong italiana. Sarebbero oltre 70 i dispersi del naufragio del gommone che si è spaccato in due in mare, al lago della Libia, avvenuto la settima scorsa al largo della Libia. A bordo c'erano oltre 110 persone. Tra le vittime anche lo scafista che è finito in mare. È quanto hanno ricostruito i superstiti arrivati a Pozzallo. Alcuni di loro hanno perso dei familiari con i quali viaggiavano. «Il gommone all’improvviso si è bucato nel mezzo e si è spezzato in due... è stata la fine..», raccontano i sopravvissuti. «Non abbiamo potuto fare alcunché per poterle salvare...». Tra gli oltre 500 migranti sbarcati a Pozzallo dalla nave Diciotti della Guardia costiera ci sono anche molti bambini. Fra loro anche un piccolo di 8 anni, partito dall'Eritrea, che ha viaggiato da solo perché i suoi genitori non avevano i soldi per tutti e tre. Lui ha lavorato nei Paesi che ha attraversato fino ad arrivare in Libia, dove è stato sei mesi prima di essere messo su un gommone e poi recuperato da una motonave e trasbordato sulla Diciotti.