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Pozzallo, nella notte lo sbarco dei 509 migranti della nave Diciotti: molti bambini e 30 donne incinte

Lo sbarco della nave Diciotti a Pozzallo

È iniziato nella notte a Pozzallo lo sbarco dei 509 migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera, arrivata ieri sera dopo sette giorni di navigazione in mare nel porto del Ragusano. Un salvataggio che ha avuto uno strascico di polemiche con l'Ong di SeaWatch.

Dieci erano arrivati nel pomeriggio con un'evacuazione medica di sei bambini, tre donne e un 21enne. L'ispezione cadaverica ha accertato che l'uomo la cui salma è stata portata in obitorio per una esame medico legale era morto per annegamento. Secondo testimonianze a bordo, era un nigeriano molto malato che viaggiava da solo.

Le prime a scendere da nave Diciotti sono state 30 donne incinte, fatte salire su un piccolo pullman per essere trasferite per i controlli in diversi ospedali del Ragusano.
Alcune di loro avevano i figli piccolissimi tra le braccia. Due bimbi di meno di 5 anni sono stati accompagnati da un operatore, per mano, verso i mezzi di soccorso. A bordo della nave anche i 42 superstiti salvati dall'equipaggio della Trenton, nave della marina militare Usa, durante un naufragio in cui risultano disperse 12 persone.

Come a Valencia, la scena si ripete: canti e balli liberatori dalla Diciotti hanno accompagnato le operazioni di ingresso e attracco della nave della Guardia costiera a Pozzallo.
"Sono stanchi e provati dal lungo tragitto in mare, con condizioni meteo alterne", afferma un soccorritore che li ha visti a bordo. Il sole siciliano che picchia forte li ha stremati, ma ormai si sentono al sicuro.

"Non hanno niente di grave" conferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Che lamenta però il mancato avviso sullo sbarco: "Lo abbiamo saputo - dice - alle 14:55. Ci vuole sinergia e collaborazione per affrontare queste situazioni.
Chiederò di avere un incontro al più presto col ministro Matteo Salvini". "Certo - osserva Ammatuna - sta affrontando un problema complicato e l'Italia è stata lasciata sola, occorre una strategia comune, ma con questi poveri cristi in giro su una nave militare italiana da una settimana non è che abbiamo fatto un bella figura a livello internazionale...". Era sul molo all'arrivo della nave assieme al prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza.

 

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