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Sbarco a Pozzallo: "Per arrivare in Sicilia 1.500 euro. Migrante costretto a fare lo scafista"

Individuato dagli agenti della squadra mobile di Ragusa il migrante costretto dai libici a condurre il gommone poi sbarcato a Pozzallo venerdì sera. Dopo 10 minuti dalla partenza il vero scafista, un libico, si è tuffato in mare abbandonando l'imbarcazione ed è stato poi recuperato da una barca di trafficanti.

I migranti a bordo hanno riferito quel che era successo, specificando che il libico che li ha condotti poco fuori le coste di Tripoli ha poi ha minacciato un ivoriano di continuare a pilotare il gommone che stava abbandonando.

I 156 migranti trasportati a bordo della nave Aquarius e sbarcati a Pozzallo hanno raccontato di aver pagato 1.500 euro circa per raggiungere l’Europa. Per mesi hanno vissuto in Libia in attesa di poter partire. Durante la permanenza sono stati tutti insieme ammassati in capannoni fatiscenti dove vengono stipati i migranti da parte dei trafficanti di uomini in Libia.

L’ivoriano costretto a guidare il gommone è stato individuato e tutti i migranti salvati hanno confermato questa versione dei fatti. Dopo poche ore di navigazione, in difficoltà, hanno trovato la nave della ong Aquarius che li ha soccorsi. Dopo il salvataggio i migranti sono stati tutti trasportati a Pozzallo e accolti presso l’Hotspot per l’identificazione e il successivo trasferimento presso i centri presenti sul territorio nazionale indicati dalla Prefettura di Ragusa che cura l’accoglienza.

Nel 2018 presso l’hotspot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 2.231 migranti in occasione di 15 approdi. Mentre nel 2017 erano arrivati 11.278 migranti  durante 47 approdi. Nel 2016  arrivarono 18.488 migranti con 56 sbarchi.

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