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Carburanti rubati e venduti sottocosto:
16 arresti, denunciati anche 65 clienti

Carburanti rubati e venduti sottocosto a Ragusa

RAGUSA. Un gruppo criminale è accusato di aver rubato milioni di litri di carburante in 2 anni, che poi ha rivenduto a privati.  Il danno alle aziende petrolifere è stato quantificato in quasi 3 milioni di euro.

La polizia di Ragusa ha arrestato 15 persone e denunciate 65 per ricettazione e contrabbando di carburante. L’operazione ha coinvolto le province di Ragusa, Siracusa, Catania, Caltanissetta e Torino. Sono stati sottoposti a sequestro preventivo due aziende, migliaia di euro e quasi 1.000 litri di gasolio.

Gli arrestati hanno rubato e rivenduto il carburate all’azienda proprietaria e fornitrice e a quella incaricata del solo trasporto dalle raffinerie ai distributori al minuto.

I poliziotti, con intercettazioni e pedinamenti, hanno rilevato che gli autisti partivano dalle zone del ragusano.  I conducenti, subito dopo aver fatto rifornimento alle raffinerie di Augusta, si sono recati sistematicamente in una grande officina di Tir, denominata proprio "Tir Service", e  nello piazzale vi era anche un autolavaggio denominato "autolavaggio industriale" ad Augusta in contrada Ogliastro .

Dalle intercettazioni gli inquirenti hanno scoperto che all'interno dell´azienda di manutenzione camion avvenivano i furti dalle autobotti e la ricettazione ad altre decine di acquirenti. Una volta giunti presso queste due aziende hanno scaricato il carburante che avevano all'interno dei serbatoi dello stesso camion, ovvero quelli che servono di solito per alimentare il motore della motrice che dovrebbero essere sigillati.

I serbatoi contengono fino a 2.000 litri, quindi un ammanco di 200 o 400 sono sempre giustificabili come maggiorazione consumi.  Un  altro sistema  che è stato usato quello di prelevare il carburante proprio dalle stesse cisterne, perché per i trasportatori di tali prodotti è normativamente accettata una tolleranza dovuta all'evaporazione ed all'aumento del volume in base alle temperature, quindi "giocando" su questa tolleranza sono riusciti  a sottrarre altre centinaia di litri all'insaputa dei commissionari del carburante e dei titolari delle aziende di trasporto.

Altra tecnica utilizzata usata è stata quella di avere la compiacenza di qualche distributore di carburante in provincia di Ragusa,così come in tutta la Sicilia orientale, al quale scaricare carburante in più, rubato sempre dai serbatoi del camion, che in teoria avrebbero dovuto essere sigillati.  E’ capitato, ad esempio che sono stati consegnati 300 litri in più al distributore, che ha pagato  il carburante ad un prezzo molto più basso per poi rivenderlo ad un prezzo di  mercato, con guadagno per tutti i complici.

I diversi sistemi utilizzati sono stati documentati dalle immagini e dalle intercettazioni video fatte nei luoghi utilizzati per rubare il carburante.

Le indagini sono durate 6 mesi circa  d è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli odierni 15 arrestati e di altri 65 soggetti che sono stati denunciati in stato di libertà in quanto responsabili "solo" dell´acquisto del carburante presso la "Tir Service" o "l´autolavaggio industriale". I clienti dei ricettatori, non rispondono del reato di ricettazione che prevede una pena che va dai 2 agli 8 anni, ma hanno  avuto un ruolo nel sistema "Free Fuel", e perciò sono stati denunciati in stato di libertà.

Gli acquirenti denunciati, sono quasi tutti residenti nel siracusano e costituiscono un gruppo eterogeno, in quanto comprendenti un po' tutte le classi sociali. Molti gli insospettabili. Alcuni di loro, pur se di elevata posizione sociale, erano soliti ordinare grossi quantitativi di carburante pagandolo ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello di mercato.

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