VITTORIA. La quinta sezione penale della corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi di Carmelo Billizzi e Gianluca Gammino, confermando la condanna a 12 anni ciascuno, emessa l' anno scorso dalla corte di Assise di Appello di Catania. Si conclude così definitivamente il terzo processo a carico dei responsabili della strage compiuta a Vittoria il 2 gennaio 1999. All' udienza erano presenti per le parti civili l' avvocato Enrico Schembari per il comune di Vittoria, l' avvocato Daniele Drago per i parenti delle vittima Motta, e l' avvocato Giuseppe Nicosia in rappresentanza di 14 parti civili dei familiari di Ottone, Salerno e Nobile. A cadere sotto i colpi dei killer la notte di San Basilio, oltre ad Angelo Mirabella, ritenuto all' epoca il reggente della Stidda di Vittoria, furono il cognato Claudio Motta, il ventisettenne Rosario Nobile e due ragazzi che, solo casualmente, si trovavano in quella stazione di servizio, Salvatore Ottone e Rosario Salerno. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE