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Stagione della caccia al via, aumentano i controlli nel Ragusano

RAGUSA. Apertura domani della stagione venatoria e Polizia provinciale in prima linea. Infatti il comandante Raffaele Falconieri ha messo a punto un piano di controlli specifici su tutto il territorio provinciale ricadente negli ambiti territoriali di caccia RG1 e RG2 con la presenza di numerose pattuglie per garantire il rispetto della normativa e, soprattutto, lo svolgimento della caccia con l' osservanza delle norme di sicurezza per evitare incidenti.

Dal 1 settembre sarà consentita solamente la caccia alla tortora (che sarà pure ammessa nei giorni 3 e 4 settembre) e al colombaccio (possibile nei giorni 1, 3, 4, 10 e 11 settembre). La caccia di questi due volatili potrà avvenire solo da appostamento temporaneo: negli spostamenti da un luogo ad un altro, l' arma deve essere riposta nell'apposita custodia e tenuta scarica. Nelle predette giornate, è vietata la caccia in forma vagante (punita con sanzioni sino a 926 euro oltre al ritiro del tesserino venatorio). Dal 12 al 17 settembre non è possibile alcun tipo di abbattimento.

L'apertura generale della stagione venatoria invece è prevista per il 18 settembre. Solo da allora (e non prima) sarà possibile cacciare, anche in forma vagante, il coniglio selvatico (e fino al 4 dicembre 2016), la volpe (fino al 30 gennaio 2017), il colombaccio (fino al 22 gennaio 2017), la quaglia (fino al 30 novembre 2016), il tordo bottaccio e la beccaccia (fino al 19 gennaio 2016), il tordo sassello (fino al 30 gennaio) e così via per le altre specie.

E' vietata, in tutto il territorio regionale, la caccia alla lepre. L' uso del furetto per la caccia al coniglio selvatico non è consentito nella provincia di Ragusa. "La caccia alle specie non consentite (come ad esempio il coniglio selvatico) nel periodo di preapertura (ovvero antecedente al 18 settembre prossimo) integra gli estremi del reato di caccia in periodo di divieto generale e comporta il sequestro dell' arma e del munizionamento, oltre al ritiro del tesserino venatorio" - dice Falconieri.

La Polizia Provinciale raccomanda ai cacciatori la massima prudenza e di rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, strade e mezzi agricoli al lavoro anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa.

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