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A Pozzallo fermati altri quattro presunti «scafisti»

POZZALLO. Quattro presunti scafisti sono stati fermati dalla polizia giudiziaria dopo lo sbarco di venerdì a Pozzallo. Si tratta di Hassan Sisse, 30 anni del Gambia, Alieu Ninga, 29, senegalese, Alpha Omar Sey e Jallow Abdouili, entrambi di 28 anni del Gambia. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l' Hot Spot di Poz zallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. In tutto erano 162 persone.

Gli uomini della Polizia di Stato - Squadra Mobile Questura di Ragusa - con la partecipazione dei militari dell' Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza hanno concluso le indagini per il reato di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina in 14 ore, ovvero fino a tarda notte.
La polizia sta registrando, sempre più, l' utilizzo di piccole imbarcazioni da parte di famiglie di libici che decidono di allontanarsi dalla loro terra.

A differenza degli altri, i libici che partono dal loro paese non vogliono viaggiare con i centro africani, anche per rischiare meno considerati i tragici eventi di cui sono a conoscenza. Per il barchino con 8 migranti a bordo (tutti libici) non è stato possibile arrestare lo scafista considerato che faceva parte di una delle due famiglie a bordo e non ha commesso il reato di favoreggiamento in quanto ha aiutato se stesso ed i suoi familiari a giungere in Italia.

In pratica non sono stati raccolti gravi indizi di reato in ordine al favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Diversa la posizione di due giovanissimi gambiani che hanno condotto una piccola barca con 27 migranti, così come quella dei due extracomunitari che hanno condotto il gommone con 121 passeggeri. Per quest' ultimi le responsabilità per gli inquirenti sono chiare, dovranno tutti rispondere del reato previsto dal te sto unico sull' immigrazione. Il loro interrogatorio in carcere è fissato per il giorno di Ferragosto alle 10.

Durante le testimonianze è stato possibile registrare un incremento delle violenze subite dai migranti nei capannoni in Libia. I testimoni parlano di uccisioni per futili motivi e violenze inaudite da parte dei libici ai danni dei centro africani. Dall'inizio dell' anno sono 121 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa.

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