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"Voto di scambio a Vittoria", il Tribunale conferma il sequestro degli atti

VITTORIA. Il Tribunale del Riesame di Catania ha respinto il ricorso di alcuni politici di Vittoria indagati per voto di scambio politico-mafioso che avevano impugnato il sequestro dei documenti operato dal Gico della Guardia di Finanza di Catania a 48 ore dal voto del ballottaggio tra i due candidati a sindaco Giovanni Moscato e Francesco Aiello. Secondo il Tribunale del Riesame il «fumus del reato contestato sussiste». «Il materiale indiziario -secondo il Riesame - delinea alcuni dati penalmente significativi».

Nei giorni scorsi il sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, aveva diramato una nota sulla vicenda: «Subito dopo aver appreso dell'indagine in corso, ho chiesto di essere sentito dal procuratore per chiarire la mia posizione. Ero già sereno e dopo l'interrogatorio di oggi lo sono ancora di più. La mia condotta è sempre stata assolutamente trasparente ed improntata al rispetto della legalità. Ho risposto a tutte le domande del pubblico ministero ed ho collaborato attivamente con l'autorità giudiziaria per la ricerca della verità. Ora - conclude Moscato - attendiamo fiduciosi nuovi riscontri con la speranza che la vicenda possa chiarirsi al più presto. Vittoria ha lottato e continuerà a lottare incessantemente contro le mafie e contro l'illegalità e la mia azione amministrativa seguirà questo filo conduttore. Tuteleremo la Vittoria onesta in tutte le sedi opportune».

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