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«Imponevano il pizzo al mercato», via al processo per due vittoriesi

VITTORIA. Al via davanti al Tribunale collegiale di Ragusa il processo per estorsione ai danni del vittoriese Giacomo Consalvo, 60 anni, e del figlio Michael di 26.

Nel corso della prima udienza i due fascicoli sono stati riuniti visto che davanti al Gup di Catania le due posizioni erano state stralciate per un vizio di notifica ed il rinvio a giudizio era avvenuto in due fasi. Dopo le prime schermaglie il processo è stato aggiornato al 28 ottobre davanti al colle gio presieduto dal giudice Vincenzo Panebianco (a latere Elio Manenti ed Eleonora Schininà).

Il 21 settembre dell'anno scorso il Gip del Tribunale etneo aveva disposto il loro arresto nell'ambito del blitz «Box», due mesi dopo il personale della Dia di Catania aveva dato esecuzione al decreto di sequestro beni per circa 7 milioni di euro emesso dal Tribunale di Ragusa ai danni di di Giacomo Consalvo, accusato di essere a capo del nucleo familiare contiguo al clan mafioso «Dominante» aderente alla Stidda.

 

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