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Ragusa, simposio sulla cura dell'ictus

RAGUSA. Il punto della ricerca sull'ictus cerebrale al centro del convegno nazionale della Federazione Italiana delle Neuroscienze Ospedaliere, in programma dal 13 al 15 maggio 2016 a Ragusa. «Per cercare nuove frontiere di cura - dice Francesco Iemolo, direttore Struttura complessa provinciale di neurologia dell'Asp di Ragusa - occorre sapere guardare oltre l'attuale orizzonte della clinica, così come fare il punto sulla ricerca è fondamentale per declinare il futuro delle Neuroscienze».

Il focus del simposio è rappresentato dagli studi sull'ictus cerebrale con relatori d'eccezione. Dagli Stati Uniti arriva il professor Walter Rocca, professore ordinario Dipartimento neurologia e scienze della salute alla Mayo Clinic di Rochester. Ogni anno in Italia vi sono poco meno di 200 mila nuovi casi di stroke e circa 40 mila recidive, in soggetti con pregresso ictus o ischemia cerebrale con conseguenze spesso particolarmente gravi.

«Il 15-30% - ricorda Iemolo - resterà permanentemente disabile, il 15% circa avrà un secondo stroke entro un anno. La disabilità grave, l'elevata mortalità e il rischio di recidiva giustificano ampiamente un intervento di prevenzione secondaria dello stroke da parte della medicina generale. L'attuale approccio alla gestione di successo dei pazienti con ictus prevede che piani sanitari locali o regionali possano essere sviluppati, al fine di coinvolgere efficacemente le diverse figure professionali, gli ospedali e i servizi di emergenza territoriali».

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