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"Violenza sessuale su una bambina", a Ragusa chiesto il confronto in aula

RAGUSA. Il pm Monica Monego ha chiesto l’incidente probatorio per uomo di trentadue anni arrestato dalla polizia di Ragusa con l’accusa di abusi sessuali sulla figlia della convivente, di appena nove anni. Con le dovute cautele del caso, quindi, la bimba dovrà confermare, davanti all’uomo, le accuse. Il giudice Andrea Reale non ha ancora fissato l’udienza. Intanto l’avvocato Massimo Garofalo ha avviato indagini difensive per cercare di smontare le pesanti accuse ai danni dell’uomo contenute nell’ordinaza.

L’indagato, davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale Andrea Reale non ha aperto bocca. La difesa non ha presentato nessuna istanza al Gip e non ricorrerà al Tribunale del Riesame. Come detto, però, ha avviato le indagini difensive. L’incidente probatorio è stato chiesto dalla Procura per cristalizzare le prove ai danni dell’indagato. La mamma della bimba nella sua querela presentata alla polizia ha scritto di avere intrapreso la relazione con l’indagato nel 2011 e che tutto era andato per il verso giusto per circa tre anni. Nel febbraio dell’anno scorso l’uomo chiedeva alla compagna prestazione sessuali a tre. La donna non voleva e diceva all’uomo che voleva mettere fine alla relazione subendo atteggiamenti minacciosi e violenti fino a quando, tre mesi dopo, ha abbandonato la casa in cui abitava con l’indagato. Proprio quel giorno la figlioletta confessò per la prima volta le attenzioni sessuali subite dal patrigno.

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