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«Blitz» a Vittoria: scoperti 56 operai in nero

VITTORIA. Cinquantasei presunti lavoratori in nero, tutti locali, equamente divisi tra uomini e donne, giovani e meno giovani, sono stati scoperti dalla polizia di Stato durante controlli in due aziende di Vittoria dove vengono lavorati prodotti agricoli.

Ai controlli degli agenti del Commissariato diretti dal vice questore Rosario Amarù hanno preso parte agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Catania e funzionari dell’Asp 7 di Ragusa. Trentacinque lavoratori in nero, sui quaranta presenti, sono stati individuati in un magazzino di lavorazione nel quale erano conservate 10 tonnellate tra pomodori ciliegino e datterino e ortaggi. Altri 21 sono stati individuati in un’altra azienda dove erano conservati 1.800 chili di pomodori e 1.400 di melanzane, il cui titolare è stato diffidato perchè la merce era priva dei documenti di ingresso. Gli agenti hanno anche trovato un’area di circa 100 metri quadrati dove - secondo l’accusa - venivano smaltiti illecitamente, bruciandoli, i rifiuti della lavorazione.

L’operazione dell polizia è scattata su input del questore di Ragusa Giuseppe Gammino. In campo anche il personale del «Corpo Forestale Regionale-Nucleo Operativo di Catania» e del «Ministero delle Politiche Agricole-Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari».
Le operazioni di controllo a carattere amministrativo hanno avuto inizio alle 11 di martedì mattina e si sono protratte per tutta la giornata. In una ditta sono state rilevate irregolarità circa gli aspetti autorizzativi sanitari, nello specifico la mancanza della «D.I.A.» (la denuncia di inizio attività), e della prescritta certificazione sanitaria, essendo gli ambienti deputati alla manipolazione di prodotti per l’alimentazione umana.

Questa irregolarità ha fatto scattare il sequestro dei locali, con conseguente apposizione di sigilli, per avere omesso di comunicare all’autorità competente la registrazione prevista per l’esercizio dell’attività. Secondo l’accusa, quindi, l’attività era svolta in modo abusivo. Durante il controllo sono stati identificati ed intervistati 40 operai, con varie mansioni intenti a lavorare lungo la filiera di manipolazione e confezionamento di ortaggi le cui posizioni sono state vagliate, risultando - a primo impatto - che 35 non erano regolarmente ingaggiati.

Nell’altra azienda durante il controllo sono stati identificati ed intervistati 21 operai, con varie mansioni intenti a lavorare lungo la filiera e le varie postazioni di manipolazione e confezionamento di ortaggi le cui posizioni sono attentamente vagliate, risultando a primo impatto che siano tutti in “nero”. In campo anche la polizia Scientifica per i rilievi tecnici del caso. A carico del responsabile della seconda azienda vittoriese scatterà anche la denuncia penale per avere, senza autorizzazione, nell’ambito di attività imprenditoriale, stoccato e smaltito rifiuti.

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