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«Non inquinarono le sorgenti d’acqua»: 10 assolti a Ragusa

RAGUSA. Assolti con formula piena, il fatto non sussiste, i dieci imputati nel processo davanti al giudice unico del Tribunale Vincenzo Ignaccolo accusati dell’inquinamento di due sorgenti comunali che 5 anni fa costrinse i ragusani a rifornisi di acqua potabile con le autobotti per alcune settimane. Erano accusati di avere inquinato le acque delle sorgenti idriche «Scribano oro» e «Misericordia» prima che fossero distribuite per il consumo dal Comune di Ragusa. I fatti si sarebbero registrati tra il 9 ottobre ed il 21 dicembre del 2010. Due i capi di imputazione entrambi per violazioni ambientali.

Agli imputati veniva contestato la violazione delle normative sullo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle rispettive aziende zootecniche, in difformità al decreto degli assessorati regionali Territorio e Ambiente, Agricoltura e Foreste, Sanità del gennaio 2007, determinando così un inquinamento delle sorgenti idriche «Scribano oro» e «Misericordia» e di conseguenza delle acque potabili immesse nelle condutture idriche comunali, rendendole non più idonee per il consumo umano e pericolose per la salute pubblica e l’avvelenamento delle acque prima che fossero distribuite per il consumo.

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