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Pozzallo, fermati quattro presunti scafisti

POZZALLO. Quattro presunti scafisti sono stati fermati dalla polizia di Ragusa per lo sbarco di 713 migranti avvenuto a Pozzallo due giorni fa con la nave 'Diciotti' della Guardia Costiera che aveva soccorso a largo delle coste libiche 8 gommoni in difficoltà. Le indagini degli agenti della Mobile proseguono per individuare altri scafisti. I fermati sono Abdoullahi Jallow, senegalese di 18 anni; Abas Garba, ghanese di 24 anni; i gambiani Yaya Njie di 39 anni e Faburama Kambi di 36 anni.

Qualche giorno fa, sempre a Pozzallo, quattro extracomunitari - originari rispettivamente del Gambia, della Guinea Bissau, del Ghana e del Mali - sono stati fermati dalla Polizia di Stato di Ragusa perchè ritenuti gli scafisti di due gommoni con a bordo complessivamente 222 migranti provenienti da diversi Paesi del centro Africa, partiti dalle coste libiche, soccorsi in acque internazionali e fatti sbarcare ieri a Pozzallo. I migranti sono stati soccorsi in due distinte operazioni da due navi di 'Medici senza frontierè, «Dignity» e «Bourbon Argos».

Sul primo c'erano 113 persone, tra cui 18 donne e tre minorenni; sul secondo 106 migranti. I fermati sono Ibrahim Sussu, gambiano, di 21 anni, Seyou Sillah (Guinea Bissau), di 20, che sarebbero stati alla guida del primo gommone, e Richard Sam (Ghana), di 28, e Lamin Kamara (Mali), di 22, alla guida del secondo natante. I migranti sono stati in parte ospitati nel Centro di primo soccorso ed accoglienza di Pozzallo, in parte sono stati subito trasferiti in centri presenti sulla penisola. Gli scafisti sono stati individuati attraverso le testimonianze dei passeggeri. Secondo quanto accertato gli scafisti, appena giunti in acque internazionali, hanno effettuato la chiamata di soccorso comunicando le coordinate gps e poi hanno gettato in mare il telefono satellitare.

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