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La giovane morta dopo il parto a Ragusa, domani l’ultimo «saluto» ad Ana

RAGUSA. È durata oltre tre ore l’autopsia disposta dalla Procura di Ragusa dopo la morte di Ana Bambarac, 23 anni, rumena, deceduta nell’ospedale Paternò Arezzo di Ibla alle tre di domenica mattina, circa tre ore dopo avere dato alla luce un bambino.

Per la morte della donna sono indagate, per omicidio colposo, la ginecologa di turno e quella reperibile. Il neonato si trova ancora ricoverato presso l’Unità intensiva di Neonatologia del Paternò Arezzo ma le sue condizioni sono in costante miglioramento. Il fascicolo è stato incardinato dal sostituto Monica Monego dopo la denuncia dei familiari della donna rappresentanti dall’avvocato Adriana D’Izzia. La polizia di Stato ha «avvisato» due medici. Come si dice in questi casi è un atto dovuto e propedeutico alla nomina di un perito di parte per l’esame autoptico, il cui incarico è stato conferito al dottore Francesco Coco. Il medico legale ieri si è avvalso della collaborazione del ginecologo Salvatore Corsello, primario a Bronte. La famiglia della rumena ha nominato come consulente di parte Giovanni Busacca, primario ginecoloco al Guzzardi di Vittoria.

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