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Mafia, il pm: "L'ex sindaco di Scicli va processato"

La richiesta, avanzata in sede di udienza preliminare dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Catania, Valentina Sincero, ha riguardato i 9 coinvolti

SCICLI.  Al via ieri mattina l’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale etneo Daniela Maria Monaco Crea, nove gli indagati, tra cui l’ex sindaco di Scicli, Franco Susino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito della inchiesta «Eco», messa a segno a giugno 2014 dai carabinieri di Ragusa, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catania. Secondo l’accusa il gruppo capeggiato dal sorvegliato speciale Franco Mormina, «aveva di fatto preso il controllo», della ditta incaricata della raccolta di rifiuti urbani per il Comune di Scicli. Il pm della Direzione Distrettuale Antimafia Valentina Sincero ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i coinvolti. Due indagati hanno saltato l’udienza preliminare.

L’avvocato Rinaldo Occhipinti ha presentato istanza di giudizio immediato per Franco e Ignazio Mormina, accusati di associazione mafiosa oltre ad estorsione, truffa e furto. Per loro è stata già fissata l’udienza il 17 aprile davanti al Tribunale di Ragusa. In tutto gli indagati sono undici. Il rinvio a giudizio è stato chiesto, oltre che per Franco Susino, anche per Giovanni Mormina, Giacomo Fidone, Ugo Lutri, Renzo Gazzè, Lorenzo Trovato, Giovanni Di Stefano, Bartolomeo Cannella, Vincenzo Tumino. Con il provvedimento cautelare del giugno scorso il gip etneo Maria Paola Cosentino contestava al gruppo, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsioni, truffe e violenze private e furto aggravato. Ieri davanti al Gup si sono costituiti il Comune di Scicli, con l’avvocato Ignazio Galfo, l’impresa ecologica Busso, con il legale catanese Rosario Pennisi, e alcuni privati, rappresentati dall’avvocato Giusy Cicero. Respinte due delle tre istanze di associazioni antiracket.

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