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Droga tra i minori, ordini anche su WhatsApp: allarme a Ragusa

Due ragazzine di appena quattordici anni, avevano acquistato lo stupefacente. Appuntamenti e «dosi» definiti tramite messaggini inviati via web

RAGUSA. Allarme droga tra i minori a Ragusa. Gli ordini si potevano fare via WhatsApp: «Ne hai? Sì, passa...»; «Posso venire? Sì, ti aspetto»; «Ne hai 5? Sì, certo». Volendo, si poteva chiedere la consegna a domicilio o addirittura fumare nella stessa casa. La polizia ha sorpreso due ragazze di appena quattordici anni dopo l’acquisto dell’hashish che avevano nascosto nel reggiseno. Il proprietario di quella che viene definita una centrale di spaccio è stato arrestato. A fare scattare le indagini sono state le segnalazioni di alcuni genitori che si sono rivolti alla polizia di Stato preoccupati per lo strano comportamento dei figli che volevano andare in centro da soli o per le cartine trovate negli zaini di scuola o ancora per le richieste di piccole somme di denaro.

I poliziotti hanno così fatto irruzione in una abitazione di via Martorana, nei pressi di via Garibaldi, non lontano da piazza San Giovanni, ed hanno arrestato Nuccio Cassisi, 26 anni, nato a Vittoria ma residente in città. L’accusa parla di spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di averla ceduta anche a minori. Gli agenti della polizia di Stato nella stessa operazione hanno denunciato due persone per lo stesso reato: un ventennenne ragusano, C.A., ed un polacco di 21, M.H., accusati di avere ceduto droga ad altri ragazzi. Per loro non è scattato l’arresto per trascorsa la flagranza. Come detto al momento dell’irruzione della polizia tra gli acquirenti sorpresi all’interno dell’immobile dove vive Cassisi c’erano anche due quattordicenni che avevano appena acquistato la droga ed un maggiorenne, quest’ultimo aveva nascosto la droga negli slip.

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