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Paura a Scicli: in 200 chiedono più sicurezza

Almeno duecento le persone che hanno partecipato ad un incontro informale in un capannone dell'entroterra sciclitano; «sotto scacco» le contrade San Marco, Piani, Gambacorta, Farlì e Passo Salina

SCICLI. Gente spaventata, in pieno stato di allerta. Sono state almeno duecento le persone che hanno partecipato ad un incontro informale che si è tenuto nel tardo pomeriggio di sabato in un capannone di un'azienda dell'entroterra sciclitano, are ain cui si stanno registrando, nelle ultime settimane, rapine e furti. E mentre le Forze dell’Ordine stanno lavorando senza sosta per individuare il commando malavitoso che sta seminando terrore nelle campagne dello Sciclitano con particolare insistenza nelle contrade San Marco, Piani, Gambacorta, Farlì e Passo Salina, gli abitanti si stanno muovendo per avviare iniziative “di sicurezza”.

Non sono ancora stati identificati i malviventi, componenti del commando che, per colpire e rapinare le vittime, ricorrono al travisamento del volto ed all'uso di guanti di lattice per evitare di lasciare impronte. Diverse le idee lanciate nel corso dell'incontro: da quella di andare, stavolta in massa, dal prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, a chiedere iniziative straordinarie come quella di dotare di video sorveglianza gli incroci e i punti nevralgici di questa ampia zona rurale, a quella di fare delle ronde con i residenti stessi o di incaricare dei controlli un'agenzia di vigilanza privata. Idee che, al momento, sembrano ancora non trovare realizzazione dal momenrto che una posizione “attendista” pare che possa al momento essere quella più percorribile. Solo un ritorno alla serenità potrebbe permettere di lavorare nella maniera più attenta, capillare e a livelli di massima attenzione.

 

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