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Loris, la zia si costituisce parte civile: "Voglio la verità"

29 novembre: Loris Stival - 8 anni - viene trovato morto. Dieci giorni dopo, la madre fermata per omicidio e occultamento di cadavere

SANTA CROCE CAMERINA. Antonella Panarello, sorella di Veronica, la 26enne accusata dell'omicidio del figlio Loris, si costituirà parte civile nel processo per il delitto. "Antonella Panarello - spiega il suo legale, Daniele Bocciolini - mi ha conferito procura speciale per costituirsi parte civile nel processo per l'omicidio del nipote Loris. Potremo così contribuire - unitamente all'esemplare attività investigativa svolta dalla Procura - alla ricerca della verità, effettuando indagini difensive e nominando nostri consulenti. Tutelerò anche i diritti della signora dagli ingiusti ed assurdi attacchi che sta subendo sul web e sui media. Recentemente, addirittura da parte di uno degli indagati. La mia assistita non ha mai accusato nessuno dell'omicidio del piccolo Loris. È la zia ed ha tutto il diritto quale persona offesa di sapere chi è stato".

Nei giorni scorsi era scoppiata una lite in tv tra la sorella di Veronica e Orazio Fidone, l’uomo che ha trovato il corpo in contrada Vecchio Mulino, alla periferia del paese camarinense. L’alterco è andato in onda a Mattino Cinque ed è stato registrato proprio nel luogo dove è stato ritrovato il corpo del bambino. Antonella Panarello, sorella di Veronica, la madre di Loris accusata dell’omicidio del bambino di otto anni, stava rilasciando un’intervista, quando è giunto sul posto Orazio Fidone, il cacciatore indagato come atto dovuto per compiere atti irripetibili, nel fascicolo aperto dalla Procura di Ragusa.

 

 

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«Vai a casa dai tuoi figli - ha detto Fidone - anziché infangare le famiglie». E ha lanciato un epiteto. Antonella Panarello allora si è avvicinata al finestrino dell’auto. «Perché è venuto qua?», gli ha chiesto. Fidone è andato via con l’auto e Antonella ha continuato: «È venuto a difendere suo genero per proteggere la famiglia di sua figlia?», ha detto. Il riferimento è a Fausto Mandarà, genero di Fidone.

Mandarà, operatore di una web tv di Santa Croce, in un’intervista rilasciata qualche giorno prima del fermo di Veronica Panarello, aveva dichiarato di non avere nulla a che fare con quella famiglia, dicendosi totalmente estraneo ai fatti e annunciando querele contro chi metteva in giro sospetti. Tutto questo è andato in onda a Canale 5, compresa l’intervista a Mandarà.

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