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Pazienti di una casa d'accoglienza morti a Pedalino: via ai test sul cibo

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Oggi gli esami su mozzarella e mortadella consumati alla comunità alloggio di Pedalino. Il legale della famiglia di Riccardo Sortino: «Non è morto di infarto»

PEDALINO. Le indagini della Polizia sulle due morti sospette della casa di accoglienza per malati psichiatrici di Pedalino vanno avanti. Questa mattina, nell’Istituto di Igiene e Profilassi di Catania, saranno eseguiti gli esami tossicologici sugli alimenti sequestrati nella casa di via della Riscossa, dove si trova la sede della «Beautiful Days». La procura di Ragusa ha deciso di rivolgersi ai periti dell’Università di Catania, poiché a Ragusa non ci sono gli strumenti necessari per eseguire gli accertamenti. Sono stati nominati due consulenti esterni dell’università di Catania per evitare che da Ragusa, i reperti sequestrati dovessero essere inviati a Palermo. Intanto, filtrano le prime indiscrezioni sugli esiti delle due autopsie eseguite ieri sui corpi di Riccardo Sortino, 46 anni, e Gianna Savasta, 51. L’uomo è morto al mattino, la donna è spirata nel pomeriggio, dopo un ricovero all’ospedale di Comiso e dopo che, visto l’aggravarsi delle sue condizioni, era stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso per accompagnarla nell’unico posto libero di Rianimazione che era stato reperito, nell’ospedale di Trapani. All’esame autoptico, eseguito martedì a Ragusa, hanno partecipato anche i consulenti nominati dalle persone coinvolte.

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