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Sicurezza stradale, patto siglato con i ragazzi a Scicli

L’iniziativa è stata sposata dall’Istituto e realizzata insieme a due associazioni: “Scuola famiglia onlus” e “Giovani vite da amare - nel ricordo di Dario Campo”

SCICLI. All'avvio del nuovo progetto di sicurezza stradale pronto ad essere portato, nei prossimi giorni, nelle scuole della Provincia iblea, dal comando provinciale di Polizia stradale, l'Istituto di Istruzione Superiore "Quintino Cataudella" si pone come scuola pilota di un'iniziativa unica nel territorio. Quella cioè di "inchiodare" alle responsabilità gli studenti nel loro modo di comportarsi nelle strade del territorio. Un'iniziativa voluta dal dirigente scolastico, Vincenzo Giannone, assieme all'associazione "Scuola famiglia onlus Scicli" ed a "Giovani vite da amare nel ricordo di Dario Campo".

Gli studenti del primo anno firmano un documento contenente il "Patto per i giovani in tema di sicurezza stradale"; un patto che si rinnova ogni anno scolastico. Esso contiene un decalogo di impegni che gli studenti debbono assumere e soprattutto debbono mantenere: dai comportamenti nella guida a quelli delle corrette condizioni psico-fisiche, dai limiti di velocità all'uso del telefonino rigidamente vietato mentre si è alla guida, dal numero di occupanti delle auto alle distanze di sicurezza da tenere con i veicoli che precedono, dal casco obbligatorio, nei casi di guida dei motorini, alla lucidità resa dall'evitare l'uso di alcoolici, dalla musica moderata alla stanchezza che può sopravvenire in determinati orari della notte causa di gravi incidenti. «Adottiamo questo sistema per responsabilizzare i giovani - spiega il dirigente del "Cataudella", Vincenzo Giannone - la firma del patto per la sicurezza è obbligatoria per i ragazzi del primo anno; a seguire negli anni successivi verrà riconfermata l'adesione al patto. Abbiamo lavorato a questo progetto, aspettiamo nei prossimi giorni l'avvio dell'iniziativa della Polizia stradale di Ragusa che affronterà con gli studenti i problemi della sicurezza stradale e siamo convinti che parlarne e discuterne serve a muovere le coscienze dei nostri giovani che, ci accorgiamo ogni giorno sempre di più, amano la vita».

 

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