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Casa di appuntamenti a Ragusa, scattato il sequestro e una denuncia

Denunciata la proprietaria dell'immobile per favoreggiamento della prostituzione, la stessa tra l'altro possiede anche un altro stabile che era stato oggetto di controllo pochi mesi addietro dai poliziotti

RAGUSA. Sequestrata una nuova casa di appuntamenti a Ragusa nell'ambito di un'operazione contro la prostituzione. È la prima del nuovo anno, ma nel 2014 erano stati sigillati 14 appartamenti. Agenti della Squadra di Mobile di Ragusa sono intervenuti ieri sera in corso Mazzini perchè chiamati dai residenti del quartiere che non sopportavano più quel 'via vai' e hanno fatto irruzione nell'abitazione dove si prostituivano due donne domenicane sorprese insieme ad un cliente. Denunciata la proprietaria dell'immobile per favoreggiamento della prostituzione, la stessa tra l'altro possiede anche un altro stabile che era stato oggetto di controllo pochi mesi addietro dai poliziotti.

La settimana scorsa la polizia ha sgominato una organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione. Le indagini sono partite nel 2012 permettendo di denunciare per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ben 5 persone, 3 italiani ed una coppia di colombiani. Il giro d'affari era di migliaia di euro al mese sia per gli organizzatori che per le prostitute o gli uomini dediti alla prostituzione. I 5 denunciati, con la complicità di altri proprietari immobiliari insospettabili di Ragusa, avevano organizzato tutto. Ognuno di loro aveva dei compiti, chi procurava le case e faceva contratti d'affitto a proprio nome, chi aveva la disponibilità degli appartamenti ed era a conoscenza dell'attività di meretricio, chi curava l'aspetto degli annunci sui siti specializzati, chi invece andava prendere le prostitute all'aeroporto di Catania per poi accompagnarle nelle case del piacere create ad hoc.

Il ricambio era settimanale o bisettimanale così i clienti rimanevano sempre soddisfatti. Durante le attività d'indagine sono stati identificati oltre 400 clienti e sequestrati centinaia di preservativi ed oggetti utilizzati per i rapporti sessuali più trasgressivi.

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