VITTORIA. È finito con cinque condanne a complessivi 32 anni di carcere e due assoluzioni il processo nato dall’operazione antidroga «Dual band» messa a segno dai carabinieri il 10 gennaio scorso.
La pena più pesante, pari a 14 anni di reclusione, è stata inflitta al tunisino Bedoui Mohamed Hedi di 49 anni (ritenuto il promotore e con precedenti specifici), difeso dall’avvocato Salvatore Citrella; il pm aveva chieso 18 anni.
Il gup ha escluso alcune aggravanti come commercializzazione di ingenti quantitativi e lo assolto dalla cessione di cocaina; assolto, per non avere commesso il fatto, Oueslati Nourredine di 48 anni, assistito dall’avvocato Massimo Garofalo, per cui il pm aveva chiesto 12 anni; 3 anni di reclusione e 8.000 euro di multa (richiesta 8 anni) per Sayari Imed di 27, difeso dall’avvocato Daniele Scrofani; sei anni ed 8 mesi di reclusione e 18 mila euro di multa (l’accusa ne aveva chiesto 8) per Khadimallah Mohamed Ben Salah 34, ritenuto il promotore del secondo gruppo, difeso dall’avvocato Anna Bonfiglio; assolto Anis Achouri, 31 anni, assistito dall’avvocato Enrico Cultrone, il pm aveva chiesto 8 anni; 4 anni e due mesi e 10 mila euro di multa (l’accusa aveva chiesto 6 anni e tre mesi) per Ajej Ghazi di 34, difeso dall’avvocato Daniele Scrofani; 4 anni e due mesi e 10 mila euro di multa (richiesta 6 anni e tre mesi) anche per Kacem Guendil, 26 anni, difeso dall’avvocato Enza Paglia. È tornato libero Sayari, con il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tutti i giorni. Scarcerato senza vincoli Achouri. S. M.
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