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«Traffico di droga» a Vittoria: chiesti 66 anni di carcere

Processo nato dall’operazione antidroga, denominata «Dual band», messa a segno dai carabinieri il 10 gennaio scorso al termine delle indagini svolte dai militari del comando provinciale nei confronti di narcotrafficanti, tutti magrebini.

VITTORIA. Pene per oltre 66 anni di reclusione sono state richieste dal pubblico ministero della Dda Valentina Sincero per i sette imputati che hanno scelto il rito abbreviato davanti al gup del Tribunale Flavia Panzano nel processo nato dall’operazione antidroga, denominata «Dual band», messa a segno dai carabinieri il 10 gennaio scorso al termine delle indagini svolte dai militari del comando provinciale nei confronti di narcotrafficanti, tutti magrebini.

L’accusa ha chiesto 18 anni di reclusione per il tunisino Bedoui Mohamed Hedi di 49 anni (ritenuto il promotore), difeso dall’avvocato Salvatore Citrella; 12 anni per Oueslati Nourredine di 48, assistito dall’avvocato Massimo Garofalo; 8 anni per Sayari Imed di 27, difeso dall’avvocato Daniele Scrofani; per il secondo gruppo è caduto il reato associativo e le pene sono meno pesanti: 8 anni per Khadimallah Mohamed Ben Salah 34, ritenuto il promotore, difeso dall’avvocato Anna Bonfiglio; 8 anni per Anis Achouri, 31 anni, assistito dall’avvocato Enrico Cultrone; 6 anni e tre mesi per Ajej Ghazi di 34, difeso dall’avvocato Daniele Scrofani; e Kacem Guendil, 26 anni, difeso dall’avvocato Enza Paglia. Il 28 ottobre ed il 25 novembre sono in programma le arringhe difensive.

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