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Loris, parla il cacciatore: "Oggi sono più tranquillo... "

Orazio Fidone è ancora indagato

SANTA CROCE CAMERINA. «Non ho mai avuto paura, però qualche motivo di preoccupazione c'era perchè non si sa mai quello che può succedere: oggi sono più sereno». Lo afferma Orazio Fidone, il cacciatore che il 29 novembre scorso ha trovato il corpo di Loris a Santa Croce Camerina. L'uomo, che è indagato come atto dovuto nella stessa inchiesta, sul fermo della madre del bambino spiega di «non volere commentare» perchè, aggiunge, «sono cose che non conosco e di cui quindi non posso parlare». Fidone, che è stato sentito due volte nella scorsa settimana da polizia e carabinieri, rivela di «non avere avuto notizie ulteriori dalla Procura di Ragusa». Poi usa una battuta rivolgendosi ai giornalisti: «ecco i miei carnefici, ma io sono sereno e tranquillo».

«Siamo pervasi dal dolore, dallo sgomento e dalla tristezza». A parlare a Skytg24 è Giovanna Campo, preside dell'Istituto di Santa Croce Camerina frequentato dal piccolo LoriLa comunità scolastica sta vivendo un momento di dolore profondo», aggiunge la preside, secondo cui «adesso il nostro compito è quello di raccontare i fatti ai bambini nella maniera più corretta. È tutto assurdo, nessuno di noi era preparato - continua -. Per questo ci siamo affidati ai consigli esperti di medici e psicologi che ci sono stati messi a disposizione dell'Azienda sanitaria di Ragusa». Poi ancora sul piccolo Loris: «Il bambino frequentava la scuola con regolarità. Non aveva manifestato nessun disagio, nessun malessere. Era molto sveglio e intelligente, e sereno in classe con compagni e docenti. Si stava impegnando ancora di più in vista dell'incontro in programma nei prossimi giorni con i genitori. Il giorno prima la maestra gli aveva dato un bel dieci e lui era andato via contentissimo».

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