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Loris, indagato il cacciatore: atto dovuto

L'atto disposto dalla Procura è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e vestiti dell'uomo

SANTA CROCE CAMERINA. Orazio Fidone, il cacciatore che tre giorni fa ha scoperto il corpo di Loris Stival, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del bambino. L'atto disposto dalla Procura è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e vestiti dell'uomo.

Il fascicolo aperto dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota ipotizza i reati di sequestro di persona e omicidio. Gli esami, affidati alla polizia scientifica, dovranno essere compiuti su due auto dell'uomo e sui suoi vestiti, che sono stati sequestrati ieri da Squadra Mobile e Carabinieri. L'iscrizione nel registro degli indagati, è stato sottolineato, è un atto tecnico dovuto per eseguire un accertamento irripetibile, a tutela della persona indagata che potrà così, se vorrà, nominare un legale e un perito di parte.

L'uomo è stato denunciato per detenzione di esplosivo, che sarebbe risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Nella sua casa polizia e carabinieri hanno sequestrato inoltre migliaia di munizioni da caccia e da guerra, tutte illegalmente detenute. La Procura di Ragusa lo ha denunciato in stato di libertà. Indagini sono state eseguite anche dagli artificieri della polizia di Stato di Catania.

"Sono sereno non ho bisogno di legale". "Su di me non ci sono sospetti finora solo accertamenti di routine". Aveva detto Fidone, che tre giorni fa ha trovato il corpo di Loris Stival a Santa Croce Camerina, ed è stato sentito la notte scorsa da squadra mobile e carabinieri nella sede della Questura di Ragusa. "Non ho un avvocato, - ha aggiunto - non ne ho nominato uno, semplicemente un mio amico mi ha assistito in questi giorni difficili. Sono tranquillo, non ho nulla da temere".

Pansa: massimo impegno per soluzione caso. "Le forze di polizia stanno profondendo il massimo impegno per una soluzione rapida e certa del caso" di Loris Stival, il bambino ucciso nel Ragusano. Lo ha detto, conversando con i giornalisti, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, a margine di un incontro tra i ministri dell'interno dei Paesi Balcani. Il prefetto Pansa ha sottolineato l'importanza "di non creare il mostro" ed ha sollecitato la collaborazione della comunità di Santa Croce Camerina. "Già da domenica - ha ricordato Pansa - abbiamo inviato un supporto scientifico e gli uomini dello Sco in supporto agli investigatori locali per lo svolgimento delle indagini dirette dalla Procura di Ragusa".

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