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Serre fantasma a Ragusa: "Un milione di soldi pubblici spesi in pranzi e viaggi"

Denunciate 5 persone. Secondo gli inquirenti gli indagati avrebbero intascato il denaro pubblico necessario per realizzare tecniche innovative ma lo avrebbero impiegato per spese di carattere personale

RAGUSA. Avrebbero avuto finanziamenti  pubblici per circa un milione di euro, come il 50% di fondi per creare impianti di serricoltura con tecniche innovative e all'avanguardia che però non sarebbero stati realizzati.

È l'accusa contestata a cinque persone che sono state denunciate dalla guardia di finanza di Ragusa per malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Secondo quanto emerso dalle indagini delle Fiamme gialle nell'operazione "Serra fantasma", gli indagati, «coinvolti a vario titolo nella gestione di un finanziamento erogato dall'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura di Ragusa, dopo aver intascato il denaro necessario alla realizzazione di alcune serre con tecniche innovative in aeroponica, lo hanno abilmente distratto dallo scopo ed impiegato per compiere spese di carattere personale».

Il Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, ha disposto anche il sequestro preventivo di 5 conti correnti bancari, 7 immobili, 9 automezzi, 14 terreni e quote societarie fino a concorrenza dell'intero importo che si ritiene sia stato indebitamente utilizzato. Militari della guardia di finanza hanno ricostruito il flusso di denaro proveniente in parte dall'Ue, dallo Stato e dalla Regione e, secondo la tesi dell'accusa, non utilizzato per la costruzione delle serre, ma per pagare spese personali come viaggi in Italia e all'estero, pranzi e abbigliamento.

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