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Il viaggio dei migranti organizzato su Facebook, in 864 sbarcano a Pozzallo

Su Facebook, in arabo, un intermediatore, il cui profilo è ritenuto falso, offre contatti e possibilità di incontri per organizzare il viaggio

POZZALLO. Chat su social network e pagine di Facebook: si evolve, per palestinesi e siriani, l'organizzazione del 'viaggio della speranza' su 'carrette del mare' che attraversano il Mediterraneo per raggiungere la meta sognata, il Nord Europa, passando dall'Italia.

Lo hanno accertato indagini della squadra mobile della polizia di Stato di Ragusa, coordinate dalla locale Procura. Il dato è emerso anche nell'inchiesta sul fermo di 4 scafisti nell'ambito delle indagini sullo sbarco di 864 migranti giunti ieri a Pozzallo su nave San Giusto della marina militare: secondo l'accusa ciascuno di loro era alla guida di altrettante imbarcazioni soccorse nel Canale di Sicilia.

Su Facebook, in arabo, un intermediatore, il cui profilo è ritenuto falso, offre contatti e  possibilità di incontri per organizzare il viaggio. Sullo stesso social network esistono pagine aperte da rifugiati che sono arrivati in Europa e che forniscono contatti e informazioni sulla loro esperienza.

Alcune delle famiglie siriane arrivate ieri a Pozzallo avrebbero usato questi contatti per partire. Con le loro famiglie sono salite su barconi fatiscenti e affrontato il mare in burrasca che ne ha messo più volte in pericolo la vita. Sono stati soccorsi da navi della marina militare italiana, che hanno avuto difficoltà nell'operare per il mare forte, e infine trasbordati sulla San Giusto che ha fatto rotta verso Pozzallo. Circa 400 di loro sono stati già trasferiti in altri centri, e altri stanno partendo da Comiso, con un volo charter, per il Nord Italia.

I quattro tunisini fermati dalla squadra mobile di Ragusa perché ritenuti gli scafisti di quattro imbarcazioni con a bordo complessivamente 864 migranti salvati dalla Marina Militare e fatti sbarcare ieri a Pozzallo sono Jaysal Sard, di 24 anni, Mechri Salem, di 23, Nizar Aziza, di 43, e Mustafa Balid, di 33. La Questura di Ragusa sta provvedendo a respingere i migranti provenienti dal Marocco. Secondo quanto accertato gli extracomunitari avrebbero pagato in media 1.700 dollari a testa. Agli organizzatori sarebbero andati 1.500.000 dollari.

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