Ragusa bellissima e barocca, ricca e sexy, l'avanguardia siciliana delle case a luci rosse sarebbe qui, in pieno centro, con vista sulle pietre lunari del Duomo di San Giorgio. Un centro a luci rosse è stato scoperto in via Ecce Homo l'altro ieri, dentro c'erano transessuali e alcune donne appena arrivate da Siracusa «per le prestazioni richieste».
I clienti in fila e i residenti che lanciano l'allarme, la polizia che scopre un giro d'affari fino a 300 euro a prestazione, giovani e anziani, papà e nonni, professionisti che temporaneamente transitavano da Ragusa per lavoro. «Nel comprensibile imbarazzo», registrano i poliziotti della Squadra mobile, «tutti hanno riferito di aver pagato anche 250 euro per prestazioni particolari. Da gennaio a giugno sono dodici gli immobili sequestrati perché adibiti a case del piacere».
Nel giro rientrano donne straniere, di nazionalità sud americana e in regola con i documenti. I proprietari degli immobili confessano di essere titolari non di una ma di un giro di case, e in via Ecce Homo si scopre un covo sexy con accessori di tutti i tipi che scatenerebbero la fantasia dei clienti più arditi e più danarosi. E mentre trovano sempre più spazio in cronaca le notizie «rosse» che vengono dal mondo delle serre, dove nell'isolamento di chilometri e chilometri senza una casa sarebbe in corso da anni lo sfruttamento sessuale di donne straniere e rumene in particolare - fra i primi a denunciare c'è il sacerdote don Beniamino Sacco: nell'isolamento della campagna «i festini agricoli sono diffusi, soprattutto nelle piccole aziende a conduzione familiare».
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