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Sigilli al bar Mediterraneo

Ieri, infatti, dopo momenti drammatici vissuti in mattinata, con Salvatore D’Amato (fratello della titolare Maria Assunta) che ha minacciato di darsi fuoco, è stata eseguita l’esecuzione di sgombero dei locali emessa dal Tribunale di Bologna su istanza di Unicredit Leasing spa titolare dell’immobile

RAGUSA. Apre via Roma: chiude il mitico Bar Mediterraneo. Ieri, infatti, dopo momenti drammatici vissuti in mattinata, con Salvatore D’Amato (fratello della titolare Maria Assunta) che ha minacciato di darsi fuoco, è stata eseguita l’esecuzione di sgombero dei locali emessa dal Tribunale di Bologna su istanza di Unicredit Leasing spa titolare dell’immobile che ospita anche l’albergo a cinque stelle gestito da un’altra impresa che, in extremis, ha raggiunto l’accordo evitando l’azione giudiziaria. Ma cosa è successo? «La Ristorhouse di Maria Assunta D’Amato - afferma l’avvocato Francesco Guastella - si è vista recapitare l’ingiunzione di restituzione dei locali liberi da persone e cose nel maggio scorso. Giusto il tempo di eseguire gli inventari ed il Tribunale ha fissato l’esecuzione per il 29 giugno, abbiamo cercato di trovare una soluzione con l’ufficio legale della Banca ma abbiamo ottenuto soltanto il differimento al 17 luglio e, quindi, al 21 settembre. Ieri, con il conforto anche di Angelo Gulizia della Uil che rappresenta i lavoratori, abbiamo cheisto un ulteriore rinvio senza ottenere risposte. Ad Unicredit leasing già a maggio avevamo chiesto in locazione diretta i locali ma ci è stato risposto di no. Adesso non ci resta che agire in sede civile con la richiesta di risarcimento dei danni ad Mp. In questo senso già una volta il Tribunale di Ragusa ci ha già dato ragione con un primo sequestro preventivo». La Ristorhouse aveva chiesto altro tempo, visto che dietro a quello che può essere un mero rapporto economico c’è quello sociale con dieci famiglie, tra quelle della titolare del ramo d’azienda e quelle dei dipendenti, che da oggi sono senza lavoro, senza colpa alcuna. L’impresa che fino ad ieri gestiva il bar, infatti, ha regolarmente pagato i canoni di affitto alla ditta che lo ha in leasing che ha dapprima gestito in proprio sia l’albergo che il bar-cafeteria e, successivamente ha dato i due rami d’azienda in locazione. «I miei clienti hanno un contratto firmato nel 1999 con scadenza dicembre 2016 ma hanno dovuto lasciare i locali perdendo utili per quattro anni e mezzo».


Ma perchè Unicredit Leasing spa ha richiesto indietro i locali? «Perchè la ditta locatoria - afferma l’avvocato Guastella che difende l’impresa insieme alla collega Ines Corallo - non avrebbe pagato da alcuni anni i canoni alla banca, sede di Bologna. Da qui ha preso le mosse la giusta azione legale di Unicredit. Nel mezzo però ci sono i miei assistiti che, pur dimostrando la loro buona fede con la produzione di tutte le ricevute di pagamento, hanno dovuto abbassare la saracinesca». La ditta debitrice - secondo quanto sostiene la difesa della Ristorhouse - sarebbe la Mp, conduttore in leasing dell’immobile, con sede sociale a Ragusa. Secondo quanto emerso nella lunga mattinata di ieri l’impresa non avrebbe onorato gli impegni nemmeno con una ditta fornitrice di servizi dell’albergo, rappresentata dall’avvocato Donato Grande e per questa ragione l’ufficiale giudiziario ha effettuato un pignoramento di beni della Mp presenti all’interno dell’immobile. Lo storico Caffè Mediterraneo fu costruito dall’imprenditore ragusano Salvatore Tumino negli anni Sessanta. Ieri l’epilogo, poco prima delle tredici quando un maresciallo dei Carabinieri ha convinto D’Amato a desistere dall’insano gesto mentre i familiari dell’uomo piangevano a dirotto. Poi, l’arrivo dell’ambulanza del 118 che ha trasferito l’uomo in ospedale. 

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