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Poco personale all'ospedale «Civile» di Ragusa, lunghe code per il ticket

RAGUSA. Due giorni di disagi per i pazienti (ma anche per i dipendenti) con lunghissima fila, proteste ed urla. Per due giorni all’ufficio ticket dell’ospedale Civile c’è stato un solo dipendente e quello di Ibla era chiuso. Al «Maria Paternò Arezzo» l’unica unità addetta al servizio mercoledì mattina ha accusato un malore, è stata portata al Pronto Soccorso e l’ufficio è stato chiuso. Alla base del disservizio il cambio di programma di registrazione dati che ha mandato in tilt il sistema ed ha fatto scatenare le proteste degli utenti. Ad Ibla sono intervenuti anche i carabinieri. Un cambio di programma senza avvertire i dipendenti e senza istruirli in merito. Il commissario straordinario Vito Amato assicura che oggi tutto tornerà alla normalità con la doppia unità al Civile, mentre l’ufficio ticket di Ibla tornerà a funzionare da lunedì. «Abbiamo anche predisposto un bando per mobilità interna per chi volesse prestare servizio all’ufficio ticket».
In questi giorni sono mancati cinque su sei dipendenti dell'ufficio ticket a causa di malattia e ferie. Non si era mai verificato prima. «Secondo informazioni raccolte in direzione amministrativa del Civile - ci racconta un utente - i dipendenti in questione si sarebbero ammalati causa stress, perché aggrediti verbalmente da alcuni utenti esasperati dal tilt dei computer e dalle ore di attesa sia a Ibla che a Ragusa». Disagi soprattutto per i pazienti che dovevano essere visitati al Mara Paternò Arezzo di Ibla. Sono stati costretti a recarsi al Civile per pagare il ticket e tornare nuovamente ad Ibla per la prestazione. In tilt per alcune ore anche al Centro prelievi. Per evitare file e ore di attesa (per gli stessi motivi pc in tilt) i disagi sono stati superati dall’intervento della responsabile del Centro, la dottoressa Rosa Giordano che bypassando il guasto ai computer ha deciso di procedere all'antica, con il sistema manuale, sciogliendo in pochi minuti la fila che si era creata, garantendo il servizio a tutti e mettendosi in prima persona a disposizione degli utenti.

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