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Ragusa, Brafa sulla refezione scolastica: nessun mistero, stiamo lavorando

RAGUSA. Nulla di misterioso nel servizio di refezione scolastica a Ragusa. «La proroga per i mesi di aprile e maggio è stata fatta» dice l’assessore comunale ai Servizi sociali, Flavio Brafa, in risposta agli interrogativi sulla legittimità del percorso intrapreso per l’affidamento del servizio sollevati dal consigliere comunale Sonia Migliore. «Questo periodo ci permetterà di affidare il servizio per 91 giorni, probabilmente per qualche giorno di giugno e poi alla riprese della scuola ed intanto potremo attuare degli altri cambiamenti importanti - aggiunge l’assessore Brafa -. L’intenzione del’amministrazione comunale è quella di istituire le mense all’interno dei plessi scolastici per aumentare la qualità del cibo. Abbiamo già fatto dei sopralluoghi all’interno di tre istituti; alla Diodoro Siculo, Berlinguer e Palazzello c’è la possibilità di attivare le cucine evitando il trasporto. Contiamo di potere fornire 300, 400 pasti con questo sistema diretto, accontentando un terzo della popolazione scolastica che fruisce del servizio, per poi completare il circuito all’interno degli edifici scolastici ancora non attrezzati». Per il momento, con 20-30.000 euro le cucine già individuate potrebbero tornare a funzionare in sicurezza. Nel nuovo bando che secondo l’assessore, potrebbe essere pronto a giugno per arrivare all’affidamento verso novembre, altre novità: «La ditta aggiudicatrice dovrà garantire anche il personale per cucinare il cibo nelle scuole, per un terzo della popolazione scolastica richiedente, mentre per gli altri due terzi, il cibo verrà invece trasportato in attesa che si possano attrezzare tutte le scuole con le cucine. Ne guadagnerà la qualità - conclude l’assessore Flavio Brafa -: saranno previste anche sanzioni in denaro fino alla revoca del servizio se berrano registrate deficenze ed anomalie. Utilizzermmo cibi biologici e locali e con questo contiamo di risparmiare rispetto ad un servizio di refezione che costa 500.000 euro l’anno solo al comune oltre alla quota di compartecipazione delle famiglie. Ritengo che potremo anche abbassare i costi del ticket». M.D.G.

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