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Scicli rievoca la Cavalcata di San Giuseppe

SCICLI. Una città invasa da turisti per la Cavalcata di San Giuseppe che rievoca la fuga in Egitto della Sacra Famiglia. In ogni dove gente proveniente da ogni parte dell'Isola. L'iscrizione della Cavalcata nel Registro regionale dei beni immateriali, decisa due anni fa a Palermo, rappresenta il giusto riconoscimento ad un evento religioso-folkloristico unico in Sicilia ed in tutta Italia. La bellezza e l'importanza di questa festa ha rischiato sabato sera di essere funestata da un incidente. Durante la sfilata in piazza una ragazzina è stata disarcionata da un cavallo bardato con una variopinta gualdrappa di violacciocche. L'incidente si è registrato nel tratto di strada antistante la scuola Lipparini-Miccichè in piazza Italia: la ragazzina, a causa di un movimento brusco del cavallo (quelli con bardatura infiorata sono tutti grossi cavalli da tiro), è finita rovinosamente a terra. «Quando l'ho presa da terra mi sono spaventato - ci ha raccontato la persona che per prima ha preso la ragazzina da terra - per soli pochi centimetri non ha battuto la testa sul ciglio della banchina. Sarebbe stata una vera tragedia. All'arrivo dei soccorsi è stato constatato che la ragazzina nella caduta s'era rotta il labbro. Per fortuna nessun altro danno». La particolarità della festa, di questa Cavalcata che rievoca la Fuga in Egitto della Sacra Famiglia alla quale partecipano con una lunga sfilata oltre 300 cavalli, è legata a filo diretto con le misure di sicurezza. Carabinieri, polizia municipale e protezione civile per tutta la serata di sabato e per la giornata di ieri sono stati impegnati in un capillare ed attento servizio d'ordine. Per l'associazione "Folklore, Patriarca e Tradizione" e per il comune di Scicli che ha attivato tutte le sue forze per la riuscita della festa, grande soddisfazione. Le manifestazioni a corredo dell'evento sono state di grande interesse: la passeggiata barocca con carretti siciliani ieri mattina per le vie della città e sosta davanti al sagrato della chiesa di San Giuseppe dove il parroco don Ignazio La China ha aperto la tradizionale "cena" con la vendita all'asta delle offerte dei fedeli ed ha dato la benedizione ai cavalli ed ai cavalieri della passeggiata barocca. Presente anche il sindaco Franco Susino che s'è detto entusiasta della riuscita della Cavalcata di San Giuseppe: «Siamo rimasti meravigliati del lavoro svolto dai bardatori che hanno presentato manti particolarmente lavorati - ha detto il primo cittadino - siamo consci dell'importanza dell'evento e faremo sempre di più per farlo diventare di grande impatto turistico». Di grande bellezza le gualdrappe infiorate che hanno "vestito" i cavalli: notti insonni per cucire i fiori sui manti raffiguranti scene della vita di Gesù. E poi la scelta del gruppo "La Fenice" di addobbare il cavallo con un manto ricoperto da violacciocche di campo sullo stile classico dei decenni passati arricchito dalla "spadulidda" anch'esso prodotto spontaneo della bella terra di Sicilia.

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