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Emergenza idrica, tracce di salmonella: pozzi monitorati

Le analisi confermano i sospetti per il pozzo B1; l’altro invece manterrebbe i valori nella norma. Prevale la cautela

RAGUSA. Le analisi hanno confermato i sospetti. Nel pozzo B1 ci sono tracce di salmonella. E' il direttore sanitario dell'Asp, Vito Amato, a confermare il risultato dei test effettuati sulle acque del pozzo che si trova lungo l'alveo del fiume Irminio. Lo stesso Amato chiarisce che per il pozzo B, invece, la situazione è buona, con i valori che rientrano nella norma. Tuttavia i due pozzi rimangono ancora chiusi, e un'ampia zona della città è senz'acqua. La strada della cautela, infatti, è dettata dalla vicinanza dei due pozzi. Si teme che o per una fessurazione o per il sopraggiungere di giorni di pioggia, l'acqua possa tornare a "guastarsi" anche nel pozzo B. Lo stesso Amato, però, spiega che nel giro di un paio di giorni potrebbe arrivare l'ok alla riapertura del pozzo con i valori entro la norma, ma con alcune specifiche condizioni. In pratica ci sarebbe l'onere, a carico del Comune, di effettuare controlli a ritmo serrato, ogni ora o anche a intervalli più ravvicinati. Imposizioni dettate, appunto, dall'esigenza di tutelare la salute dei cittadini.

Va precisato, comunque, che il prezioso liquido che arriva nelle case tramite la conduttura, e proveniente da altri pozzi i cui valori sono assolutamente nella norma, è potabile. Nessun rischio, quindi, per la popolazione - assicurano al Comune, i cui tecnici stanno lavorando giorno e notte per garantire controlli costanti. Ovviamente le "prescrizioni" dell'Asp per la riapertura avranno dei costi in termini economici per il Comune, che dovrà far far una quarantina di esami, giorno e notte. Esami da affidare ad un laboratorio privato. Questioni, tuttavia, che Comune e Asp affronteranno nelle prossime ore. E non è esclusa una mediazione del prefetto. Sulla questione dei "costi" di questa emergenza idrica era intervenuta Italia dei Valori, con una nota di Gianni Iacono.

Riferendosi all'inquinamento delle sorgenti Oro e Misericordia e alla moria di trote nel Ciaramite, Iacono dichiarava: «I cittadini hanno il diritto e il dovere di richiedere i danni a chi ha provocato tutto questo». Per Iacono: «È indispensabile che il Comune pubblichi immediatamente tutti i risultati delle analisi dell'acqua». Intanto in Comune ricordano che per la fornitura di autobotti d'acqua, i condomini e i privati dovranno chiamare al numero 0932/653844 dalle 8 alle 14. Le strutture pubbliche, gli esercizi commerciali ed i soggetti disabili dovranno rivolgersi, invece, al Servizio di Protezione Civile comunale: dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 18, potranno chiamare al numero 0932/676882.

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