ISPICA. «Il nostro impegno per i randagi non venga dimenticato anzi aiutateci, il Comune ci aiuti come promesso». È questo l'appello che lancia Fabio Licata presidente dell'associazione Hakiko in prima linea nella lotta al randagismo. Un impegno quotidiano il suo. «Da tre anni gratuitamente raccogliamo e curiamo tutti i randagi in cui ci imbattiamo nel territorio ispicese sia in città che nella fascia costiera. Una missione la nostra che non guarda a spese o a tempo. Sono stati proprio due nostri volontari Daria Daccò e Simone Prato a prendersi cura dei tre randagi di contrada Salmeci di cui di recente la stampa si è occupata. Dobbiamo dire - continua Licata - che ci è gradita nell'ultimo periodo la collaborazione della polizia municipale coordinata dall'ispettore Lucia Roccuzzo: il nostro impegno volontario e gratuito incontra il loro impegno professionale. Raccogliere i cani per strada, microchipparli, curarli e accoglierli non è cosa semplice. Non possiamo inoltre accoglierli tutti e così ci occupiamo come associazione anche del loro trasferimento in canili attrezzati del nord Italia. Trasferimento però che è costoso. Il Comune la scorsa estate ci ha dato un contributo ma adesso chiediamo al sindaco in primis per le promesse ricevute, ma anche ai privati, fondi per trasferire nel settentrione i 35 randagi rimasti. Non possiamo farcela da soli soprattutto adesso che abbiamo difficoltà economiche anche solo per assicurare loro qualcosa da mangiare».
Randagismo, sos da Ispica
L’associazione Hakiko chiede aiuto al sindaco e ai privati: servono fondi per salvare decine di cani
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