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Due mezzi incendiati a Vittoria, spunta l'ombra del racket

VITTORIA. L' ombra del racket dietro l' attentato incendiario nell' ex discarica di contrada Pozzo Bollente. La criminalità organizzata ha alzato il tiro ed ha preso di mira l' azienda agrigentina che si è aggiudicata l' appalto per la risistemazione ed il recupero definitivo della discarica, chiusa da qualche anno perché satura. Lì sorge anche il centro di compostaggio, ancora inattivo perché sono necessari dei lavori di completamento e perché nel frattempo la struttura, rimasta inutilizzata, è stata preda dei vandali. La notte scorsa, intorno alle 3,30 del mattino, un boato ha squarciato il silenzio della notte. Una colonna di fumo si è levata nella zona della ex discarica. La Volante della Polizia si trovava nella zona e gli agenti sono intervenuti quasi subito. Ignoti avevano dato alle fiamme una ruspa ed un escavatore. I mezzi erano stati portati a Vittoria dalla ditta Brucculeri di Agrigento. L' appalto, gestito dall' Ato Ambiente Ragusa, era stato assegnato alla Brucculeri (con una gara espletata dall' Urega) per un importo di 850.000 euro. I mezzi erano arrivati a Vittoria da pochi giorni. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Le indagini sono condotte dal commissariato di Polizia di Vittoria. La Polizia ha interrogato il custode dell' impianto: l' uomo era stato svegliato dal botto dell' esplosione, ma non si era accorto di nulla di insoli to fino al momento dell' incendio.

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