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Scicli, la proposta: "il Busacca come centro per i migranti"

Non si placano in città, le prese di posizione tra i sostenitori e gli oppositori di «Mediterranean hope»; l’ultima è quella delle associazioni di categoria

SCICLI. Individuare un altro sito che non sia nel centro storico - e che potrebbe essere un padiglione dell'ospedale Busacca - e ricorrere allo strumento del referendum cittadino semmai ce ne fosse bisogno. Non si ferma il dibattito sulla nascita di un centro multifunzionale quale sito di accoglienza per immigrati richiedenti asilo politico al palazzo Castello, in corso Mazzini, a poche decine di metri dallo scrigno di arte e cultura di via Francesco Mormino Penna e del palazzo Beneventano dichiarati, nel 2002 “bene dell'Umanità” dall'Unesco. Giovedì sera incontro fra le diverse sigle delle associazioni di categoria, dalla Confesercenti alla Confcommercio, dalla Cna alla Confagricoltura alla Coldiretti. Insieme attorno ad un tavolo per evitare che la questione immigrati appesantisca il clima più di quanto già lo sia. Il centro migranti nascerà a palazzo Castelli con un progetto della chiesa metodista evangelica che opererà grazie ai fondi dell'otto per mille destinati alla Chiesa valdese: tre appartamenti dove ospitare trenta persone che saranno seguiti da operatori appositamente formati.

Da settimane, da quando si è avuta notizia della nascita del centro di accoglienza, non si placano contrapposizioni tra i favorevoli ed i contrari, in un dibattito che si sta estendendo nel tessuto cittadino e che ha portato anche ad una raccolta di firme. L'alternativa, secondo quanto sarebbe stato detto nel corso della riunione di giovedì scorso, è quella di chiedere alla direzione generale dell'Asp 7 di Ragusa, il possibile utilizzo di un padiglione sito all'interno del presidio ospedaliero del Busacca: in questa maniera si eviterebbe di insediare il centro di accoglienza all'interno del perimetro del nucleo storico. E mentre le associazioni di categoria stanno lavorando per cercare una soluzione condivisa con la città e con il tessuto imprenditoriale ed economico di essa, ieri è arrivato l'intervento del parlamentare nazionale Nino Minardo che ha scritto al prefetto di Ragusa e per conoscenza al Ministro dell'Interno, chiedendo al primo un incontro urgente con i responsabili del progetto "Mediterranean hope - Casa delle culture".

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