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Comiso, dà fuoco al padre: autopsia conferma la confessione dell'omicida

COMISO. Ha ucciso con la benzina e poi ha appiccato il fuoco. Il padre è morto bruciato vivo. E’ caduto dal letto che bruciava, ha chiesto aiuto inutilmente, non è più riuscito a rialzarsi. L’autopsia eseguita ieri mattina dal medico legale Davide Agnello, anamopatologo, presso l’istituto di medicina legale, nel cimitero di Vittoria, sul corpo di Vincenzo Arcidiacono, ha confermato il racconto del figlio, Mirko Bottari, di 21 anni e l’ampia confessione che lui stesso ha reso agli agenti che lo hanno fermato mentre stava recandosi in commissariato per costituirsi. I poliziotti, diretti dal commissario capo Vinzy Siracusano, hanno ascoltato il suo racconto, poi lo hanno accompagnato in ospedale, dove è rimasto ricoverato per due giorni a causa delle ustioni riportate. Ieri è stato trasferito nel carcere di Ragusa. Il giovane ha raccontato agli inquirenti di aver ucciso perché il padre non gli dava i soldi che chiedeva, gli aveva chiuso l’accesso al conto, manifestava l’intenzione di dare del denaro alla badante che si occupava di lui da quando, qualche tempo fa, la nipote aveva lasciato la casa dove, per tanto tempo, aveva abitato insieme a lui. Ha comprato la benzina ad un distributore ed ha appiccato il fuoco. Il corpo di Vincenzo Arcidiacono è stato riportato presso la camera mortuaria del cimitero di Comiso. la casa dove viveva, infatti, è stata pressocchè distrutta dalle fiamme. Il funerale si svolgerà domani  alle 17 nella chiesa di Sant’Antonio.

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