La settantenne di origini palermitane, ma da anni a Scicli, era a capo del florido giro di droga scoperto a Modica e Scicli dai carabinieri nel blitz eseguito nelle scorse ore. Con amici e parenti, riusciva a rifornire settimanalmente i propri clienti con importanti quantitativi. A darle aiuto le compagne degli 'amici' E la consegna della droga avveniva anche a domicilio.
Sei mesi di intercettazioni, appostamenti e ricerche, per ricostruire un fiorente commercio di droga tra Modica e Scicli. Una indagine della compagnia di Modica che ha permesso oltre a Scicli, di fare luce anche nel versante modicano dove due fratelli di origine marocchina gestivano assieme ad altri 'collaboratori', analoghe attività di spaccio di hashish e cocaina. Un giro difficile da ricostruire perchè nessuno aveva con sè grossi quantitativi di stupefacente, modo per giustificare il possesso per uso personale. E poi il linguaggio in codice e la mossa di non portare con sè il telefono cellulare hanno reso ancora più complessa l’indagine.
Con l’ausilio di 50 militari delle compagnie di Modica, Ragusa, Vittoria, Cammarata, in provincia di Agrigento, e Gravina di Catania, e il supporto di un elicottero del 12esimo nucleo elicotteri di Catania e le unità cinofile del Nucleo di Nicolosi, sono state eseguite le 13 misure. Per sette la custodia cautelare in carcere, per altri sei l’obbligo di dimora. Sequestrati diversi quantitativi di droga e soldi in contanti.
Alla conferenza stampa, con il comandante provinciale dell’Arma di Ragusa, il colonnello Gabriele Gainelli, e il comandante della Compagnia di Modica, Francesco Ferrante, anche il capo della procura iblea, Fabio D’Anna.
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