RAGUSA. Erano in 367 a bordo di 3 gommoni. Salpano dalla Libia e gli scafisti vengono “arruolati” tra i migranti che si offrono alle consorterie criminali, pur di guadagnare qualche centinaio di dollari o viaggiare gratis. Le indagini hanno portato al fermo di: SAMBA MBALOU Mamma, nato in Senegal lì 10.05.1996, TRAOURE Mohamad, nato in Mali il 30.05.1994, SAR Maxi, nato in Senegal il 01.01.1998, G.IS. nato in Gambia di 16 anni e G.I. nato in Senegal di 16 anni. Sono stati fermati per il reato di ingresso di clandestini in Italia. reato è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante. I migranti provenienti da diversi paesi del centro africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo o subito trasferiti a Trapani. MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE Alle 5:30 del 16 febbraio l’unità navale “Cigala Fulgosi” della Marina Militare Italia avvistava un gommone con 127 migranti di cui 120 uomini, 6 donne e un minore, che venivano soccorsi e fatti salire a bordo della suddetta nave della marina militare. Pochi minuti dopo veniva avvistato un altro gommone con a bordo 121 persone, dei quali 114 uomini, sei donne ed un minore; Alcune ore dopo un altro avvistamento di un altro gommone con a bordo 115 clandestini dei quali 111 di sesso maschile e 4 di sesso femminile. Terminate tutte le tre operazioni di recupero, l’unità navale si dirigeva verso il Porto di Pozzallo. Dopo gli opportuni accertamenti sanitari, iniziavano le operazioni di sbarco dei migranti che venivano ospitati presso l’Hot Spot per l’immediata identificazione. LE INDAGINI Gli uomini della Polizia di Stato - Squadra Mobile Questura di Ragusa - con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno concluso le indagini in 24 ore lavorando senza sosta per individuare i 5 scafisti dei 3 gommoni. Sono salpati dalla Libia nello stesso momento e dalla stessa spiaggia, così hanno riferito i migranti. Il viaggio è costato quasi 1.000 dollari e gli scafisti si sono arruolati, offrendo la loro opera agli organizzatori libici, trafficanti di esseri umani. Dopo poche ore di navigazione hanno chiamato i soccorsi e sono stati salvati dalla nave militare italiana impegnate nelle acque internazionali per l’emergenza migranti. I testimoni hanno permesso alla Polizia di raccogliere inequivocabili elementi a carico dei 5 scafisti, 2 dei quali minorenni di 16 anni. Negli ultimi sbarchi è stato registrato un aumento degli scafisti minori d’età rispetto al passato. LA CATTURA Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti feramto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA Nel 2016 sono 21 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.