VITTORIA. Arrestato dalla Polizia di Vittoria il responsabile della morte di un giovane per overdose avvenuta la sera del 4 marzo del 2013. Si tratta di Hassen Tlili, tunisino di 30 anni, senza fissa dimora, con precedenti specifici.
Quella sera la Volante del Commissariato di Vittoria è intervenuta presso il locale Pronto Soccorso dove era giunto cadavere un 37enne. Il giovane circa un’ora prima era stato soccorso dal 118 allertato dalla moglie che rientrando a casa aveva trovato il marito accovacciato sul lavello della cucina in stato di incoscienza. A casa, vicino al cadavere, furono rinvenuti una siringa con evidenti tracce ematiche, un flaconcino contenente soluzione fisiologica e un pezzo di carta intriso presumibilmente di sostanza stupefacente.
La Polizia avviava indagini di tipo tecnico e tradizionali, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. Sin dall’inizio si delineava l’esistenza di un gruppo di tre persone di origine nordafricana stabilmente dediti ad attività di spaccio di eroina, nel quale operavano singolarmente o insieme, attraverso una ripartizione e definizione di ruoli ben precisa. Ciò ha permesso agli agenti di individuare ben 22 clienti, non solo locali o della provincia di Ragusa, ma provenienti anche da altre distanti località, i quali contattavano il leader del gruppo col quale stabilivano quantità, prezzo e luogo di cessione; 70 euro per la dose “grande”, 25/30 euro per quella piccola, poi si recavano nel posto convenuto dove altri due complici del “contatto” procedevano allo scambio. Irrefrenabile l’attività telefonica intercettata. Tra i 22 clienti c’è chi ha preso contatti col leader ben 1065 volte. Nel corso dell’indagine durata diversi mesi sono state sequestrate diversi dosi di eroina, marijuana, hashish, una pistola calibro 8 mm, un caricatore e 49 cartucce, oltre a computers portatili, orologi e una chitarra elettrica lasciati in pegno o barattate dai tossicodipendenti in cambio della “dose”.
Circa la morte del 37enne va rilevato che l’uomo aveva avuto un lungo passato di tossicodipendenza dal quale era venuto fuori. L’assunzione della dose di eroina che lo ha portato alla morte è verosimilmente avvenuta poiché tagliata con destrometorfano, un potente farmaco antitosse che ne quintuplica gli effetti. Il leader è ora finito in carcere. Si tratta come detto di Hassen Tlili. Nel pomeriggio di ieri gli Agenti di Polizia lo hanno riconosciuto mentre passeggiava nei pressi di piazza Manin. Lo hanno bloccato e perquisito ed è stato trovato ancora in possesso di marijuana, hashish un coltello e la somma di 780 euro della quale non ha saputo giustificare la provenienza. Ora si trova rinchiuso alla Casa Circondariale di Ragusa. Sono ricercate altre due persone ritenute i suoi complici.
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