Ragusa

Venerdì 22 Novembre 2024

Mostra a Scicli, la poetica di Piero Guccione nelle opere di 26 artisti

Carmelo Candiano, omaggio a Guccione, 2021
Cetty Privitera, A Piero Guccione un mare di fiori, 2021
Franco Polizzi, omaggio a Guccione, 2021
Franco Sarnari, Controluce a Sampieri, 2014
Giovanni Blanco, A Lèon Bonnat e a Piero Guccione, 2021
Giuseppe Colombo, La barca dell’amore si è spezzata contro il quotidiano, a Guccione, Friedrich e Majakovskij, pastello (2021), lgt
Ilde Barone, un fiore per te (2021), lgt
Luiigi Nifosì, Tramonto a costa di carro

Fino al 15 gennaio 2021 Scicli rende omaggio alla memoria di due grandi artisti, compagni nella vita e nel lavoro, che hanno legato il loro nome alla piccola capitale del barocco ibleo, testimoni entrambi di una felice stagione di creatività condivisa con la comunità locale e non solo. Si tratta di Piero Guccione (1935-2018) e Sonia Alvarez (1932-2021) ai quali il Movimento culturale Vitaliano Brancati dedica due mostre.

Piero Guccione

Al primo è dedicata «Omaggio a Piero Guccione» (Palazzo Spadaro, 12 dicembre – 15 gennaio 2022, visite tutti i giorni, ore 10-14 e 15-19, ingresso libero) inaugurata ieri, domenica 12 dicembre. Ispirate alla poetica di uno dei grandi maestri della pittura del Novecento, in mostra sono le opere di ventisei artisti che in vita hanno incrociato il percorso di Guccione che scelse Scicli – la sua campagna, il suo mare, la sua luce mediterranea – come rifugio. Sono Loredana Amenta, Ilde Barone, Salvatore Barone, Giovanni Blanco, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Mavie Cartia, Giuseppe Colombo, Monica Ferrando, Giovanna Gennaro, Maria Guastella, Giovanni La Cognata, Gianni Mania, Sebastiano Messina, Luigi Nifosì, Fernanda Paternò Castello, Franco Polizzi, Cetty Previtera, Giuseppe Puglisi, Lucia Ragusa, Gianni Robustelli, Manlio Sacco, Ninni Sacco, Giovanni Viola, Piero Zuccaro e Franco Sarnari. «Il Brancati – spiega lo storico dell’arte Paolo Nifosì - ha voluto ricordare Guccione invitando quanti, tra gli artisti, hanno dialogato con più frequenza con lui. Il risultato è una corale e affettuosa organicità che mette i luce la presenza molto avvertita di Guccione, a tre anni dalla sua scomparsa; una presenza che ha determinato la vitalità artistica dell’area iblea e della Sicilia, proprio in virtù del suo carisma. Diversi i ritratti, e diverse le opere interpretate dagli artisti, oltre ai luoghi del microcosmo in cui la vita del maestro e dei suoi amici artisti è stata rivissuta».

Le incisioni

Sempre a Palazzo Spadaro, su iniziativa del Comune di Scicli che ne è proprietaria, è esposta nello stesso periodo una raccolta di incisioni di Piero Guccione del ciclo «Discorsi intorno a due nuove scienze» pubblicate con la prefazione di Papa Giovanni Paolo II nel 2001 in occasione della riedizione, da parte delle Edizioni Il Cigno, dell’opera omonima di Galileo Galilei.

Sonia Alvarez

Alla seconda artista è dedicata la mostra «Ricordo di Sonia Alvarez», in corso dal 6 novembre nella sede del Movimento Brancati e che sarà visitabile sempre fino al 15 gennaio 2022 (via Aleardi, visite dalle 17 alle 20, dal lunedì al sabato, ingresso libero). In mostra 24 opere della Alvarez, tre pastelli di Piero Guccione e un olio, un ritratto di grandi dimensioni del 1983 mai esposto in Sicilia. «Questa grande pittrice venuta da lontano, ma con una memoria greca – scrive il filosofo Giorgio Agamben, autore di uno dei saggi in catalogo - ha ritrovato in Sicilia, dove secondo la leggenda Persefone è stata rapita nell’Ade, la forma ancestrale del mistero. Gli interni, che ostinatamente dipinge, sono interni eleusini, le umili cose disseminate sulle sue tele, copriletti e lenzuoli, reggiseni e giubbotti, accappatoi e sciarpe dimenticati su una sedia ricordano i semplici oggetti che gli iniziati contemplavano a Eleusi, non meno che le marine di Guccione e le spiagge di Sampieri». Accompagna la mostra un catalogo con testi di Agamben, Tina Causarano, Monica Ferrando, Angelo Giavatto, Elisa Mandarà, Lucia Nifosì.

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