RAGUSA. Dodici concorrenti, nella prima edizione erano sei uomini e sei donne ma ancora la formula di quest'anno è segreta, di diverse nazionalità ma tutti portatori di culture e sensibilità diverse per garantire prospettiva, profondità artistica e narrativa. Sono loro che si stanno contendendo il titolo di Master of photography, una produzione originale di Sky Arts Production Hub che verrà trasmessa in contemporanea a 21 milioni di abbonati tra Italia, Germania, Austria, Irlanda e Regno Unito a maggio su Sky Arte HD, canale diretto da Roberto Pisoni. In giuria a giudicarli, Oliviero Toscani con la fotoreporter Darcy Padilla e la picture editor del Guardian weekend magazine Caroline Hunter. Ospiti d’eccezione - fotografi ma anche star di fama internazionale – arricchiranno ogni puntata dando una mano ai concorrenti a scegliere le immagini da portare al giudizio. È un talent ad eliminazione e quindi tra le foto portate verrà indicata quella che porterà alla eliminazione. Torniamo ai concorrenti: ognuno di loro verrà scelto anche perché pur nascendo in un posto, è stato cittadino del mondo toccando nella sua vita città e paesi diversi portando inevitabilmente dentro di sè, una parte delle culture che ha attraversato. Le riprese del talent sono già iniziate, 150 mila euro il premio finale al vincitore, il più alto al mondo per un programma di fotografia. Prima tappa nel Ragusano, in Sicilia, dove i concorrenti scegliendo tra le location, in questo caso, di Ragusa Ibla, del castello di Donnafugata e della spiaggia del Pisciotto, hanno raccolto per due ore e mezza gli scatti seguendo un tema assolutamente top secret. Nessun vantaggio: uno sponsor tecnico fornisce le attrezzature, che sono quelle che i concorrenti hanno obbligo di utilizzare e sono naturalmente uguali per tutti. Nessuno può avere attrezzature personali ed extra. Una scheda fotografica viene consegnata ad inizio della prova e i concorrenti devono riconsegnarla alla fine del tempo a disposizione. Una volta rientrati in studio, i fotografi procedono all'editing facendo selezione e su una prima selezione vengono, «aiutati» dal confronto con un ospite a sorpresa. Sky Arts Production Hub, è un polo di produzione europeo, dedicato alla creazione di programmi sull’arte e di contenuti artistici culturali rivolti ai 21 milioni di abbonati appunto, tra Italia, Germania, Austria, Irlanda e Regno Unito. L’Hub è focalizzato sulla produzione di eventi paneuropei rivolti a tutti i territori in cui la piattaforma e che andranno ad aggiungersi a quelli commissionati e prodotti in ciascun Paese. Master of photography, giunto alla seconda edizione, rappresenta uno dei primi grandi progetti sviluppati: è ancora «top secret» il nome dei concorrenti, non sono nemmeno note tutte le tappe che per le otto puntate verranno scelte né tanto meno lo sono i temi, per non influenzare le scelte di gara. Master of Photography è il coronamento di un lungo percorso che Sky Arte ha intrapreso nella valorizzazione della fotografia con l’acquisizione di documentari internazionali sui grandi fotografi tra i quali, solo per citarne alcuni, Robert Capa, Bert Stern, Annie Leibovitz, e con la produzione di due serie: Contact dedicata ai maestri della leggendaria agenzia Magnum e Fotografi sulla fotografia italiana. Il programma è un esperimento complesso oltre che ambizioso: innesta i meccanismi di un format televisivo - il talent show - su un soggetto popolare – lo scattare fotografie - ma di difficile traduzione televisiva per raccontare, attraverso le varie prove, cos’è che fa di un fotografo un professionista di quest’arte. «Cerca di raccontare l’intero processo della fotografia - dal contesto al rapporto con il soggetto, dalla post-produzione alla stampa - e di trasmettere il valore aggiunto di uno sguardo d’autore in un momento in cui scattare fotografie è diventata per tutti un’attività quotidiana - dice Roberto Pisoni, ditettore Sky Arte Hd - . Lo scopo è quello di far emergere fotografi professionisti o amatori di talento che sanno misurarsi con quest’arte, non il primo dilettante che posta foto su Instagram. Il successo europeo della prima edizione ci indica che il nostro punto di vista ha incontrato il gradimento sia degli appassionati che dei semplici curiosi». È la Ballandi la casa di produzione, braccio esecutivo in questo caso, dell'hub produttivo internazionale. Davide Corallo, 44 anni, è l'autore responsabile del progetto per la società di Bibi Ballandi; è stato Corallo a proporre tra le location anche quella di Ragusa terra a cui lui è profondamente legato. «Mio padre è di Ragusa, io qui non ci sono mai vissuto ma ci ho passato praticamente ogni estate della mia vita, se penso alla parola vacanza non posso che pensare a questa terra, ho tantissimi amici e questo luogo lo conosco bene. È una terra che vive di contraddizioni - dice Corallo - , per metà devastato dal cemento e per metà trasformato in cartolina e nessuno dei due aspetti in realtà rende giustizia. Sono curioso di vedere cosa sia capace di cogliere da queste contraddizioni un occhio vergine e non coinvolto, cosa possa emergere da uno sguardo fresco non condizionato dal racconto. Insomma, non vedo l’ora di guardare quello che, attraverso il loro obiettivo, i dodici concorrenti di questa seconda edizione di Master of photography hanno saputo raccontare di un posto che mi è così familiare». Nella passata edizione, otto le puntate nell'ambito delle quali state toccate tre grandi capitali: Londra nella quale è stato sviluppato il tema «backstage», Berlino con la vita notturna e Roma ne «la grande bellezza»; gli altri quattro episodi, i concorrenti hanno dovuto affrontare il nudo, il ritratto d'attore, natura e paesaggio, il viaggio in Europa e «casa dolce casa». Un filo srotolato, puntata dopo puntata dalla conduzione affidata a Isabella Rossellini. Quest'anno cambia la formula: ci sarà una voce narrante ma è l'unica anticipazione che ci viene concessa. Per il resto «top secret» su tutto, bocche cucite e per prime quelle dei concorrenti, come per ogni talent che si rispetti mentre è in corso d’opera. FOTO ALESSANDRO GAJA